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Jobs act, Poletti: "Via il reintegro per i licenziamenti economici"

08 ottobre 2014 | 20.53
LETTURA: 4 minuti

Le principali novità contenute nel maxiemendamento del governo alla delega sul lavoro: il contratto a tempo indeterminato diventa il più conveniente ; sarà disboscata la foresta fatta dalle diverse tipologie contrattuali; il demansionamento dovrà essere limitato; il tetto di 5.000 euro per l'utilizzo dei voucher viene ripristinato

Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (Infophoto) - INFOPHOTO
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti (Infophoto) - INFOPHOTO

Il contratto a tempo indeterminato diventa il più conveniente e, quindi, sarà la forma ''privilegiata'' di accordo tra datore di lavoro e dipendente; la foresta fatta dalle diverse tipologie contrattuali dovrà essere disboscata, per fare spazio a un sistema più ordinato e semplice; il demansionamento dovrà essere limitato, tenendo conto delle condizioni economiche del lavoratore; il tetto di 5.000 euro per l'utilizzo dei voucher viene ripristinato. Sono le principali novità contenute nel maxiemendamento del governo alla delega sul lavoro.

Il capitolo più spinoso, che riguarda l'articolo 18, non viene citato esplicitamente nel provvedimento, ma il tema sarà trattato nei decreti attuativi. A spiegare come sarà il nuovo regime di reintegro è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: sarà eliminato per i licenziamenti economici e sarà sostituito ''con un indennizzo economico, crescente con l'anzianità''. Le tutele previste dall'articolo 18 resteranno, invece, per ''i licenziamenti discriminatori e per quelli ingiustificati di natura disciplinare particolarmente gravi, previa qualificazione specifica della fattispecie''.

Le modifiche introdotte dal governo ritoccano e si aggiungono a quelle della commissione Lavoro, portando ad una versione definitiva del testo che contiene importanti novità.

CONTRATTO TEMPO INDETERMINATO: Diventa la forma ''privilegiata'' e, quindi, sarà reso ''più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti''.

DEMANSIONAMENTO: Nella revisione della disciplina sulle mansioni, per tutelare il posto di lavoro, vanno previsti ''limiti alla modifica dell'inquadramento'' e delle ''condizioni di vita ed economiche''.

TAGLIO CONTRATTI: Il governo dovrà ''individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l'effettiva coerenza con il tessuto occupazione'' in funzione di ''interventi di semplificazione, modifica e superamento delle medesime tipologie contrattuali''. Di conseguenza vengono ''abrogate tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali, incompatibili con le disposizioni del testo organico semplificato''.

TETTO VOUCHER: Torna il tetto dei 5.000 euro, per l'utilizzo dei voucher. Il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio, per le attività discontinue e occasionali, viene ridotta da ''tutti i settori produttivi'' a ''diversi settori produttivi''.

TUTELE CRESCENTI: Viene introdotto il contratto a tutele crescenti, in relazione all'anzianità di servizio, che riguarderà solo le nuove assunzioni. Con l'inserimento di questo nuovo passaggio, secondo il governo, viene di fatto affrontato il tema dell'articolo 18.

AMMORTIZZATORI SOCIALI: E' previsto ''l'incentivo di strumenti telematici e digitali'', considerando anche la possibilità di introdurre meccanismi standardizzati di concessione ''prevedendo strumenti certi ed esigibili''. La revisione dei limiti di durata sarà rapportata ''al numero massimo di ore lavorabili nel periodo di intervento della Cigo e della Cigs''. Dovranno inoltre essere individuati dei ''meccanismi di incentivazione della rotazione''.

SANZIONI: I lavoratori che rifiutano una nuova occupazione saranno passibili di sanzioni. E' inoltre prevista la ''revisione dell'ambito di applicazione e delle regole di funzionamento dei contratti di solidarietà''.

SISTEMA INFORMATIVO: Il sistema informativo sul mercato del lavoro dovrà essere valorizzato attraverso ''l'istituzione di un fascicolo elettronico unico, contenente le informazioni relative ai percorsi educativi e formativi, ai periodi lavorativi, alla fruizione di provvidenze pubbliche e ai versamenti contributivi''.

STOP DUPLICAZIONE DOCUMENTI: Viene introdotto il ''divieto per le pubbliche amministrazioni di chiedere dati dei quali esse sono in possesso''.

DIMISSIONI IN BIANCO: Per contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco, dovranno essere previste delle ''modalità semplificate per garantire data certa nonché autenticità della manifestazione di volontà del lavoratore in relazione alle dimissioni o alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro''.

LAVORO SOMMERSO: Dovranno essere inserite misure per la ''promozione del principio di legalità e priorità delle politiche volte a prevenire e scoraggiare il lavoro sommerso in tutte le sue forme''.

CONTRATTI A DISTANZA: La disciplina sarà modificata, ''tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e contemperando le esigenze produttive ed organizzative dell'impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore".

ORARIO MINIMO: Nell'interdizione in via sperimentale dell'orario minimo, da applicare al lavoro subordinato, saranno inclusi anche i ''rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale''.

AGENZIA UNICA: Nasce l'Agenzia unica per le ispezioni di lavoro, che servirà per razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva nelle aziende.

CESSIONE FERIE: Le ferie potranno essere cedute, ''compatibilmente con il diritto dei riposi settimanali e alla ferie annuali, di tutti o parte dei giorni di riposo aggiuntivi spettanti in base al contratto collettivo nazionale, in favore del genitore di figlio minore che necessita di presenza fisica e cure costanti per le particolari condizioni di salute''.

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