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Fca: Berta, inizia nuova storia, per Italia decisiva sfida Alfa

13 ottobre 2014 | 18.13
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Giuseppe Berta, Università Bocconi di Milano
Giuseppe Berta, Università Bocconi di Milano

"Inizia una nuova storia". Quella della Fiat 'tradizionale' "è finita nel 2004 con la morte di Umberto Agnelli". Ora la sfida "è globale" mentre per il futuro della produzione in Italia "è fondamentale il successo dell'Alfa Romeo". Giuseppe Berta, interpellato dall'Adnkronos, legge così il debutto di Fca, a Wall Street, e il contestuale saluto al marchio Fiat, a Torino.

Lo storico della Bocconi, ex responsabile dell'archivio Fiat, evidenzia come il passaggio di oggi "pone il sigillo su una storia chiusa qualche anno fa". Ora, è indispensabile verificare lo spazio che saprà conquistarsi la nuova multinazionale. "C'è il vaglio del mercato americano in un momento in cui le borse non stanno affrontando un buon momento, a causa della crescita fragile a livello mondiale e della debolezza dell'Europa". Sicuramente, osserva Berta, "se la quotazione fosse avvenuta sei mesi fa quando Marchionne lanciò il piano a Detroit le aspettative sarebbero migliori".

Per la produzione in Italia, intanto, "si apre una partita importante: a giugno 2015 arriva il primo modello Alfa Romeo a cui è legato il progetto di rilancio del marchio e il rafforzamento della produzione è legato al fatto che questa operazione ambiziosa si realizzi". E', evidenzia ancora Berta, "una scommessa nel segmento più profittevole ma anche più esposto alla concorrenza", in cui si muovo Bmw, Audi, Toyota e Lexus. "Sarà una battaglia significativa, che condizionerà la presenza di Fiat in Italia e il conseguente utilizzo degli stabilimenti italiani". In sintesi, "le sfide aperte sono ampie e impegnative, Marchionne si è dato quattro anni e i risultati andranno verificati", conclude l'esperto.

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