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Fisco: lotta all'evasione cambia verso, sì dai fiscalisti

17 ottobre 2014 | 17.57
LETTURA: 2 minuti

Non può più essere sullo stile 'guardia e ladri', serve una logica preventiva. Leo, 'giù tasse e razionalizzare banche dati'. Cremonese, 'sfida è giusto equilibrio con contribuenti'.

Fisco: lotta all'evasione cambia verso, sì dai fiscalisti

La lotta all'evasione fiscale cambia verso. La legge di stabilità prevede 3,8 mld di nuove entrate, grazie sostanzialmente a un'inversione di rotta: si punta tutto sull'incrocio delle banche dati, per andare a scovare le violazioni sostanziali, quelle che fanno più male all'erario. La lotta all'evasione, sintetizza il direttore generale dell'Agenzia delle Entrate in un'intervista a Radio24, non può più essere sullo stile "guardia e ladri", perché "un Paese normale non può stare sempre a rincorrere gli evasori". Bisogna attuare, dice, "una logica un po' più intelligente, preventiva, con metodi più attuali e recupero immediato, che inducano all'emersione".

Un approccio promosso dagli esperti del settore, interpellati dall'Adnkronos. Il nuovo corso "va nella giusta direzione" perché "sull'evasione di massa bisogna agire ed il contrasto passa attraverso le analisi delle banche dati", evidenzia Maurizio Leo, che ha guidato nella XVI legislatura la Commissione di Vigilanza sull'Anagrafe Tributaria. Ma, segnala l'ex deputato del Pdl, "la madre di tutti i problemi" resta "la necessità di abbassare le tasse". Quindi, osserva Leo facendo riferimento alla legge di stabilità, "togliere ad esempio la componente lavoro dall'Irap è un segnale importante".

Via libera all'utilizzo intensivo e intelligente delle banche dati anche da Angelo Cremonese. "Le innovazioni sono sempre un segnale positivo" e per questo "vanno accolte con fiducia". Anche se ora, aggiunge, si "deve ricreare anche un giusto equilibrio fra fisco e contribuente". Finora, argomenta, il 'fisco amico' è stato un aspetto "propugnato da molti ma che non ha prodotto grandi risultati". Cremonese, titolare di una cattedra di Economia dei Tributi alla Luiss, auspica che si "azzerino le distanze fiscali", considerando che "una parte dell'evasione è anche dovuta ad un atteggiamento di non particolare afflato dei contribuenti verso il fisco".

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