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Maltempo: Velo, Sblocca Italia libera 1,7 mld per fogne fermi da 2012

06 novembre 2014 | 16.45
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Mai più casi come il Bisagno, con lo Sblocca Italia liberate queste risorse per la gestione idrica che erano ferme dal 2012

Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente
Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente

Mentre i temporali continuano ad allarmare intere Regioni e città, Roma in testa oggi con 'codice rosso' per precipitazioni stimate in addirittura 6-12 centimetri d'acqua, l'allarme maltempo arriva anche dagli allagamenti provocati dalle vecchie fogne . Ma il decreto Sblocca Italia tenta di correre ai ripari. E interviene anche su questo settore, "attivando 1,7 miliardi di fondi già stanziati dal Cipe nel 2012 per la gestione del sistema idrico e fognario". E' il Sottosegretario all'Ambiente Silvia Velo a evidenziarlo all'Adnkronos, puntualizzando che "non si tratta di nuovi investimenti ma di fondi fermi da anni e mai spesi".

"Anche il sistema idrico fognario rappresenta una causa di pericolo con la pioggia estrema" avverte Velo. Nello Sblocca Italia, aggiunge, parte anche "lo stanziamento di 50 milioni di euro per le emergenze della Protezione Civile". Insomma, rimarca, "sull'emergenza maltempo e cambiamento climatico il Governo si sta muovendo su due fronti: rischio idrogeologico e gestione del sistema idrico a garanzia dei cittadini".

"Non si può più ripetere -incalza Velo- quanto accaduto con i 35 milioni stanziati per il Bisagno che ha travolto Genova e mai spesi". "Ora, -sottolinea- grazie a provvedimenti più agili contenuti nello Sblocca Italia, saranno messi a cantiere anche questi 1,7 miliardi di euro per 183 interventi nei settori ambientali che comprendono il sistema idrico fognario".

"Sono investimenti -spiega il Sottosegretario Velo- destinati da anni, una prima iniziativa rivolta a risolvere criticità nel Sud, e le Regioni, adesso, garantiscono di sbloccare entro il 2014 il 30% di questi fondi, di cui è stato speso solo il 3%". "E' ovvio -osserva- che c'è un meccanismo che si inceppa e che gli enti locali non sempre sono in grado di spendere soldi loro assegnati per la complessità delle procedure".

"Quando arrivano le bombe d'acqua -sottolinea Velo- arriva il pericolo di frane, alluvioni, esondazioni di fiumi e torrenti e anche le fogne possono saltare provocando allagamenti con gravi pericoli per i cittadini". "Le risorse, 1,7 miliardi, non sono nuovi investimenti ma rappresentano soldi non spesi sui sistemi fognari e la gestione delle acque nonostante il via libera del Cipe nel 2012" ribadisce.

Velo infine evidenzia l'attività del ministro dell'Ambiente a fronte delle emergenze climatiche. "Mentre si discute sulla lotta al climate change, il ministero dell'Ambiente -ricorda- ha già approvato in ambito Conferenza delle Regioni la strategia per l'adattamento ai cambiamenti climatici". "Cambiamenti che già ci sono e sono un dato di fatto" taglio corto. Si tratta di scenari preoccupanti che, conclude il Sottosegretario, "per il Governo Renzi sono una priorità".

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