Lo segnala la Commissione europea nel rapporto sugli squilibri macroeconomici italiani: progressi dei prossimi mesi cruciali per valutare il successo nell'attuazione delle misure per correggere gli squilibri macroeconomici
I "progressi dei prossimi mesi saranno cruciali per valutare il successo dell'Italia nell'attuazione delle misure per correggere i suoi squilibri" macroeconomici. E' quanto segnala la Commissione europea nel rapporto sugli squilibri macroeconomici italiani.
Lo slancio del processo di riforme "è aumentato, ma i progressi non sono uniformi", fa notare l'esecutivo Ue. E molte riforme "devono essere ancora pienamente adottate o aspettano i decreti attuativi e quindi i risultati restano incerti".
Il fatto è che "gli effetti benefici delle riforme strutturali saranno ritardati e ridotti, se i numerosi colli di bottiglia istituzionali, gli ostacoli all'attuazione delle riforme e le deboli capacità di applicazione non saranno affrontati in via prioritaria".
Anche sulla spending review, che "dovrebbe finanziare molte riforme chiave nei prossimi anni", c'è una "significativa incertezza".
Quanto al programma italiano di privatizzazioni "sta subendo dei ritardi nell'attuazione", rileva ancora l'esecutivo Ue secondo il quale "oltre all'annuncio dei proventi pari allo 0,7% del Pil all'anno nel periodo 2014-17 nel Programma di stabilità 2014, confermato dall'aggiornamento del Def che ha esteso l'obiettivo annuo al 2018, sono disponibili limitate informazioni concrete sulla quantità delle quote che saranno vendute, sulle società e sul calendario del programma".