Il presidente: "Piano ambizioso, non tradiremo Patto di stabilità e se il piano funzionerà sarà prorogato al 2020'. Ministro Padoan: "passo importante per crescita e lavoro"
L'Europa volta pagina e lancia il piano per gli investimenti da 315 miliardi nel prossimo triennio. Il piano presentato dal presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, al Parlamento europeo a Strasburgo "è realistico ma ambizioso", usando i suoi stessi aggettivi. I contributi degli Stati al nuovo piano di investimenti della Commissione Ue non saranno calcolati per valutare il deficit e il debito secondo le regole del Patto di stabilità e crescita.
"Non tradiremo le regole del Patto di stabilità - ha spiegato Juncker - perché è una questione di credibilità", ma "non terremo conto dei versamenti che saranno fatti dagli Stati nel fondo nei calcoli del Patto" per valutare deficit e debito. "Abbiamo bisogno di riforme strutturali per preservare il nostro stato sociale, di responsabilità fiscale per i bilanci nazionali e ora abbiamo bisogno di spingere gli investimenti. Cosa che facciamo con questo piano". Se il piano di investimenti da 315 miliardi euro "funzionerà, come io credo, lo prolungheremo al 2020", ha aggiunto. "Sento dire che abbiamo bisogno di soldi freschi. In realtà abbiamo bisogno di un nuovo inizio e di nuovi investimenti". La liquidità nel mondo "è abbondante ma le nostre risorse sono tirate", per questo "abbiamo bisogno di un uso intelligente dei soldi pubblici per sbloccare gli investimenti", ma "senza fare nuovo debito".
Un cambio di passo, dopo anni nel segno dell'austerità, a cui plaude il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Il piano di investimenti della Commissione europea "è un primo passo, molto importante, nella svolta della gestione politica ed economica della Ue e nella capacità dell’Europa di produrre crescita e lavoro". Un'iniziativa "quanto mai opportuna", in un momento di "previsioni di crescita riviste verso il basso e di un rischio serio verso la stagnazione economica e di inflazione troppo bassa. Serve uno shock positivo per evitare questo rischio di stagnazione".
Il programma dell’esecutivo Ue, ha continuato nel suo intervento al Parlamento europeo, "gioca un ruolo decisivo per rilanciare gli investimenti e la crescita e andrà rafforzato nel tempo". La ripresa degli investimenti "è cruciale per rimettere l’Europa sul sentiero della crescita" e "occorre investire la tendenza". In questo senso, ha spiegato, è "importante che le risorse pubbliche siano mobilizzate per fare effetto leva. In condizioni di domanda aggregata debole gli investimenti pubblici sono importanti. C’è bisogno - ha concluso Padoan - di azione pubblica".
