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Fisco: Baretta, a breve soluzione su Imu agricola

03 dicembre 2014 | 18.20
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Mef, ministero dell'Agricoltura e presidenza del Consiglio stanno lavorando ad una soluzione tecnica che verrà poi tradotta in un decreto legge o in un emendamento alla Legge di Stabilità per rispondere al disagio espresso dagli enti locali

Pierpaolo Baretta (Infophoto)
Pierpaolo Baretta (Infophoto)

Si scioglierà a breve il nodo sull'Imu agricola che ha messo i Comuni sul piede di guerra contro il governo. "Presenteremo a breve una soluzione per arginare il disagio avuto dai Comuni", ha annunciato all'Adnkronos il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta. "Mef, ministero dell'Agricoltura e presidenza del Consiglio stanno lavorando ad una soluzione tecnica" che verrà poi tradotta "in un decreto legge o in un emendamento alla Legge di Stabilità", ha spiegato.

La soppressione dell'esenzione dal pagamento della tassa per i terreni fino a 600 metri di altitu dine ha provocato la levata di scudi degli enti territoriali, spingendo il governo a spegnere il fuoco. E' di oggi la richiesta votata all’unanimità dal Consiglio regionale della Toscana di sospendere per il 2014 dell’attuazione del decreto ministeriale in merito e l’apertura di un tavolo di concertazione con gli enti locali sulle modalità applicative. Secondo la mozione con i nuovi criteri soltanto 1.588 comuni rispetto ai 3.524 attuali fruiranno dell’esenzione totale (altitudine sopra i 600 metri), mentre 2568 avranno un’esenzione parziale, limitata ai soli coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali (altitudine tra 281 e 600 metri). I restanti 3.912 comuni (altitudine fino a 280 metri) dovranno invece pagare tutta l’imposta sui terreni relativa al 2014 entro il 16 dicembre. Sono esenti dall’Imu solo i terreni ad immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile ed inusucapibile.

Strali anche dalla Cia. "Non si può applicare l’Imu con queste modalità, che sono inique, incostituzionali e si basano su errori e cattive interpretazioni" ha affermato il presidente Dino Scanavino. "Il governo deve sospendere immediatamente il decreto che rivede l’applicazione dell’imposta sui terreni agricoli, escludendo solo quelli situati nelle zone montane sopra i 600 metri" perché "Il criterio altimetrico non può essere l’unico parametro di riferimento, ci sono fattori economici e ambientali che devono essere presi in considerazione, a partire dai territori colpiti dagli effetti disastrosi del maltempo e del dissesto idrogeologico".

E contro la nuova tassa si è schierata anche la Coldiretti. "Far pagare l’Imu sui terreni in base all’altitudine in cui si trova il palazzo comunale introduce una inspiegabile disparità di trattamento tra campi confinanti appartenenti addirittura allo stesso proprietario", ha denunciato l'associazione. "L’incoerenza del criterio di calcolo genera tensioni sul territorio e - conclude la Coldiretti - rischia di attenuare l’importanza della positiva scelta di differenziare l’imposta a favore degli agricoltori professionali, coltivatori diretti e imprenditori agricoli iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone montane o di collina, della esenzione Imu".

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