Nel paese che aveva banconote da 100 mila miliardi di dollari locali oggi si possono utilizzare dollari Usa, sterline, euro e rand. Ma mancavano le monetine per i piccoli pagamenti.
Nel paese che pochi anni fa aveva emesso la prima (e unica) banconota da 100 mila miliardi di dollari locali, il problema oggi è trovare una monetina da un centesimo. E' il paradosso dello Zimbabwe che da domani vedrà finalmente in circolazione le prime monetine destinate ai piccoli pagamenti, per tentare di risolvere uno dei tanti problemi valutari del disastrato paese africano.
I primi esemplari delle monete - dal valore nominale di 1,5,10,25 e 50 centesimi di dollaro Usa - sono stati presentati venerdì alla stampa dal governatore della Banca Centrale dello Zimbabwe John Mangudya, che si è detto convinto che la loro diffusione contribuirà a fare calare i prezzi di alcuni prodotti di larga diffusione, fino ad oggi pagati in banconote.
Ad Harare infatti da anni non ci sono più monete - con gli immaginabili problemi - visto che il paese, dopo anni di iper-inflazione (giunta al 500 miliardi per cento), nel 2009 aveva deciso di abbandonare la valuta nazionale, il dollaro dello Zimbabwe, per rendere di corso legale le principali valute internazionali.
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