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Autostrade: Grotte, le Murge e Altamura, viaggio in Puglia con 'Sei in un Paese meraviglioso'

16 dicembre 2014 | 19.10
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'Sei in un Paese meraviglioso' fa tappa in Puglia, alla scoperta di luoghi e tesori delle province di Bari e Taranto

Le Grotte di Castellana
Le Grotte di Castellana

Percorsi naturalistici e storici, tra grotte, canyon e geometrie in stile romanico-gotico. 'Sei in un Paese meraviglioso', il progetto di Autostrade per l'Italia sviluppato in collaborazione con Touring Club Italiano e Slow Food Italia, che offre esperienze di viaggio originali e promuove il turismo di qualità, fa tappa in Puglia, nell'area di servizio Acquaviva delle Fonti Ovest. Qui affascinanti itinerari portano alla scoperta della Cattedrale di Altamura e delle viscere della terra a Castellana, delle chiese rupestri di Mottola e di gole e gravine a Castellaneta.

"Il progetto 'Sei in un Paese meraviglioso' è un grande successo di Autostrade per l'Italia - dice all'Adnkronos Francesco Delzio, direttore Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing di Autostrade per l'Italia - Gli italiani che si muoveranno per le vacanze di Natale e Capodanno per le nostre autostrade troveranno 55 aree di servizio attrezzate con experience che raccontano le bellezze del territorio". L'obiettivo è arrivare "entro l'esodo dell'estate prossima, quindi entro il mese di luglio del 2015, ad avere 100 aree di servizio attrezzate con le esperienze di 'Sei in un Paese meraviglioso'".

La Cattedrale di Altamura, fondata da Federico II, è una delle quattro basiliche palatine della Puglia. Lo sguardo si perde seguendo il profilo dei due altissimi campanili gemelli, che svettano sui palazzi e sulle case del centro storico, lo splendido rosone trecentesco e il portale che racconta la vita di Gesù in 24 scene scolpite, che sembrano uscire dalla pietra. La compatta struttura urbanistica di Altamura è articolata lungo il corso principale, da cui si dipartono stradine e vicoli che spesso terminano in graziosi 'claustri', cortili su cui affacciano le abitazioni e spazi che nel tempo hanno favorito le relazioni umane.

Dall'arte dell'uomo a quella della natura, nell'universo sotterraneo delle Grotte di Castellana davanti agli occhi del visitatore si presenta uno spettacolo mozzafiato: a 60 metri di profondità, lungo bui corridoi, passaggi, caverne improvvise e gallerie scavate dall'acqua millenaria ci si imbatte nei Ciclopi, nel Serpente, nel Duomo di Milano e persino nella Coppa del Mondo. Le grotte sono considerate una delle più importanti manifestazioni del carsismo in Italia. Stalattiti e stalagmiti dalle forme straordinarie creano una scenografia ancora più suggestiva grazie al gioco di luci e ombre che si riflettono sulle ondulazioni calcaree, un mondo primordiale dal fascino fiabesco, un'esperienza sensoriale unica. La più splendente è la Grotta Bianca, un tripudio di concrezioni alabastrine pendenti dal soffitto o che s'innalzano dal basso. Questi luoghi brulicano di vita a dispetto della loro apparente inospitalità: non solo pipistrelli, ma anche crostacei, insetti e altre minuscole forme di vita.

Nei pressi di Mottola, nelle chiese rupestri di S. Nicola, di S. Angelo, di S. Margherita e di S. Gregorio si avvertono addosso gli occhi dei Santi, immobili e imperturbabili. Le chiese sono annoverate tra le più alte testimonianze di pittura ipogea nel Sud Italia. Nella cripta di S. Nicola, decorata tra il IX e il XIV secolo e definita la 'Cappella Sistina della civiltà rupestre' per l'eccezionale qualità dei suoi affreschi, la Vergine e il Cristo quasi dialogano con l'osservatore. Le cripte incastonate nel cuore della Gravina raccontano di un contatto con Dio facilitato dall'immersione nella natura e che ancora oggi è possibile sperimentare.

Alte decine di metri, le gravine si ergono come 'cattedrali di crosta terrestre' formando gole che incidono profondamente le Murge pugliesi. Testimonianze di remoti fenomeni geologici, questi canyon sono ricchi di antiche tracce umane e di un'eccezionale biodiversità. A Castellaneta, cresciuta su un costone a strapiombo sulla Gravina Grande, ci si affaccia su uno straordinario abisso di natura selvaggia dai colori meravigliosi. Nella vicina Oasi di Laterza, la gravina è uno degli ultimi habitat di corvi imperiali, falchi lanari, avvoltoi capovaccai, specie protette che con un po' di fortuna possono anche essere avvistate. A Ginosa i villaggi rupestri hanno invaso la gravina, creando un connubio tra arte, natura e spiritualità.

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