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Europa pronta a sostenere Grecia ma governo ellenico rispetti impegni

26 gennaio 2015 | 16.06
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Dijsselbloem, pronti a lavorare con il nuovo governo e spero che inizieremo molto presto a parlarci. Juncker, Commissione europea pronta a continuare ad assistere la Grecia a ottenere questi risultati.Padoan, serve soluzione compatibile con gli equilibri esistenti.

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L'Europa sosterrà la Grecia, ma il governo ellenico deve rispettare gli impegni presi. Il messaggio che arriva dalla riunione dell'eurogruppo, il giorno dopo la vittoria di Alexis Tsipras, mette subito in chiaro quali sono le basi da cui partire. "Siamo pronti a lavorare con il nuovo governo e spero che inizieremo molto presto a parlarci. Siamo aperti alla discussione", sottolinea il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Negli ultimi due anni "è stato fatto molto in termini di interessi e scadenze per alleggerire il peso del debito greco", ricorda il presidente.

La possibilità di un'ulteriore estensione del programma di sostegno finanziario, osserva Dijsselbloem, "sarà uno dei primi temi che affronteremo con loro" ma "prima deve arrivare una richiesta da parte del nuovo governo". La Commissione europea ''è pronta a continuare ad assistere la Grecia a ottenere questi risultati", aggiunge il presidente, Jean-Claude Juncker.

"Vogliamo che la Grecia resti nell'euro e lavoreremo per questo", assicura il commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici. Con il nuovo governo "vogliamo dialogare in modo costruttivo e presto inizieremo a discutere", che però non si è sbilanciato sulle ipotesi per la rinegoziazione o il taglio del debito pubblico di Atene: "è troppo presto", si limita a dire.

Anche dal Fondo monetario internazionale arriva un messaggio in linea con l'Ue: le regole della zona euro sono uguali per tutti, non ci sono distinzioni. "Ci sono regole interne della zona euro da rispettare", spiega il numero uno del Fmi, Christine Lagarde, in un'intervista a 'Le Monde'. "Non possiamo fare categorie speciali per questo o quel paese". "Non si tratta di misure di austerity, ma di riforme profonde che ancora non sono state fatte".

L'Italia chiede di trovare una ''soluzione compatibile con gli equilibri esistenti e che sia sostenibile nel tempo". In particolare, sul debito pubblico greco, osserva il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, "ci sono varie opzioni e le discuteremo oggi e domani". Dall'esito del voto in Grecia, sottolinea il numero uno di via XX settembre, arriva un messaggio importante: ''bisogna creare più crescita e più lavoro'' attraverso una soluzione europea. ''Dobbiamo trovarla tutti, creando un equilibrio tra compatibilità finanziaria e creazione di crescita e lavoro".

Per la Germania è importante mettere in chiaro che ''gli impegni presi sono validi''. "Nessuno obbliga la Grecia a nulla'', sottolinea il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble. ''Negli ultimi anni abbiamo aiutato la Grecia con le migliori intenzioni e il Paese ha fatto importanti passi avanti". Sulle ipotesi per rimodulare o ridurre il debito pubblico greco Schaeuble ha spiegato che "ci sono regole e accordi, ma in passato non abbiamo obbligato la Grecia o altri Paesi a fare nulla e non la obbligheremo ora. Vedremo cosa farà il nuovo governo".

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