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Grecia, Tsipras: "Soluzione deve rispettare principi di democrazia e regole Ue"

12 febbraio 2015 | 08.14
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A Bruxelles vertice informale Ue. Niente accordo all'Eurogruppo, Atene non accetta proroga del programma di sostegno. Varoufakis: "Riunione molto costruttiva". La discussione continuerà lunedì prossimo. Padoan "ottimista" sulla possibilità di arrivare a un'intesa

(Xinhua)
(Xinhua)

Ogni decisione sul bailout per la Grecia deve basarsi "sul rispetto dei valori fondamentali europei per quanto riguarda la democrazia... ma anche sulla necessità di rispettare le regole e le norme europee". E' quanto ha dichiarato a Bruxelles il primo ministro greco Alexis Tsipras, a poche ore dal vertice europeo che vede la questione del debito greco fra i principali punti in agenda.

"Rimaniamo nel quadro di una forte austerità", ha detto Tsipras, sottolineando che il suo Paese ha visto una riduzione del deficit, ma anche una "crescita della disuguaglianza". Il primo ministro greco si è infine detto pronto a varare riforme mai intraprese prima, riferendosi fra l'altro alla lotta contro corruzione ed evasione fiscale.

Come da previsioni l'Eurogruppo straordinario convocato sulla Grecia si è concluso con un nulla di fatto. "Sono stati fatti dei progressi", ha spiegato al termine della riunione durata oltre sei ore il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ma "non sufficienti per arrivare a una conclusione condivisa".

I ministri delle Finanze dei Paesi dell'area euro hanno ascoltato il piano del nuovo collega greco, Yanis Varoufakis, ma si sono scontrati sull'estensione del programma europeo di sostegno finanziario ad Atene, che l'Eurogruppo ha proposto di prorogare di sei mesi, ma a cui il governo guidato da Tsipras si è opposto.

La discussione continuerà lunedì prossimo, quando a Bruxelles è convocato un altro Eurogruppo. "E' stata una discussione molto intensa e che ha affrontato molti temi - ha spiegato Dijsselbloem - abbiamo anche fatto progressi, ma non sufficienti. Continueremo i nostri colloqui sulla collaborazione presente e futura con la Grecia lunedì".

Oltre alla fine del programma europeo, Varoufakis ha esposto gli altri capisaldi del proprio piano: l'attuazione del 70% delle riforme concordate, l'emissione di titoli di Stato a breve termine per 8 miliardi di euro da vendere al fondo salva-Stati della zona euro, il recupero degli 1,9 miliardi che la Bce ha guadagnato acquistando bond greci, la riduzione dell'avanzo primario dal 5% del Pil all'1,5% e la sostituzione della troika (Commissione Ue-Bce-Fmi) con la consulenza dell'Ocse.

Per Varoufakis la riunione è stata "molto costruttiva". E anche il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si è detto "ottimista" sulla possibilità di arrivare a un accordo lunedì. "E' stata una discussione fruttuosa, a tratti un pochino franca nei toni", ha spiegato.

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