Criminalità: Bevilacqua, limiti a contante arma spuntata contro riciclaggio

"Chi sostiene che sia meglio eliminare dalla circolazione la banconota da 500 euro risponde più ad una questione ideologica che ad una concreta esigenza che infatti in Bce sembra non essere così avvertita". Lo ha affermato Nunzio Bevilacqua, giurista ed esperto di politiche europee, a RadioRai1 alla trasmissione 'Manuale d'Europa' con Tiziana Di Simone e Michele Cucuzza. "La banconota da 500 -aggiunge Bevilacqua- può creare dei presupposti di una facilitazione pratica nella disposizione di denaro da parte di chi, magari, ne ha fatto già accumulo in modo non del tutto trasparente, ma nulla che non si possa fare anche con tagli minori salvo l'assurdo di pensare di eliminare completamente le banconote".

L'esperto evidenzia che "occorre fare due precisazioni: la prima è quella di evitare di criminalizzare la banconota di grosso taglio dall'uso eventualmente distorto, e a quel punto sanzionabile, che possa esser fatto; la seconda è comprendere la grande differenza che intercorre tra misure antievasione e riciclaggio che può essere combattuto solo con un serio, ad oggi non avvenuto, contrasto alla creazione di strutture societarie fittizie e con un controllo rigoroso dei flussi di carte di credito".

Sul tema dei limiti all'uso del contante in Europa, prosegue Bevilacqua "è certamente ragionevole l'orientamento generale che tende a porre alcune limitazioni, benché, oltre a Paesi che hanno preferito non averne, in generale le limitazioni sono tutte più elevate rispetto ai nostri 1000 euro". "Questa mancanza di omogeneità in Europa, accompagnata dalla libertà di movimento, comporta -conclude l'esperto- un ulteriore problema di competitività dei nostri esercizi commerciali, già provati dal crollo della domanda interna, rispetto a quelli appena oltreconfine oltre a quello di una necessaria, ai fini di maggior gettito fiscale, riemersione di parte del denaro adesso fuori dal circuito dei consumi".