"E' continuata la mala gestione dell'utilizzo dei contributi comunitari". Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei Conti del Lazio Ivan De Musso in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015. "Si va - ha spiegato - dalla falsificazione delle domande di accesso ai corsi di formazione per ottenere il finanziamento, alla irregolarità delle firme di presenza degli allievi per giustificarne l'utilizzazione, all'erogazione di somme per opere mai realizzate".
"Determinante nel favorire il perpetuarsi di simili illiceità è l'imperdonabile assenza di adeguati controlli intermedi e finali con i quali sarebbe agevole far emergere tempestivamente il mancato raggiungimento dello scopo programmato spesso affidato a società fittizie che fanno perdere le loro tracce dopo aver ottenuto tutto o parte dei finanziamenti, con buona pace del recupero dei fondi erogati", ha concluso.
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