cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 10:16
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Conti pubblici: C.Conti, stimolare consumi e investimenti senza aumento spesa

24 febbraio 2015 | 18.18
LETTURA: 3 minuti

Magistratura contabile preoccupata anche per continuo rinvio di ulteriori risparmi di spesa sostituiti da clausole di salvaguardia.

Roma 18 gennaio 2005 Apertura dell' Anno giudiziario della Corte dei Conti Nella foto cerimoniale Foto Ravagli/infophoto - PRISMA
Roma 18 gennaio 2005 Apertura dell' Anno giudiziario della Corte dei Conti Nella foto cerimoniale Foto Ravagli/infophoto - PRISMA

Campanello d'allarme della Corte dei conti sulla spending review. "L'effettiva realizzazione di risparmi consistenti appare un traguardo molto difficile allorché ci si misuri con le limitate categorie di spesa realisticamente aggredibili, per le quali, tra l’altro, i margini ancora disponibili per ulteriori tagli sono ridotti dalle ripetute riduzioni di risorse intervenute negli ultimi anni", ammonisce la magistratura contabile nel rapporto 'Le prospettive della finanza pubblica dopo la legge di stabilità' approvato dalle Sezioni Riunite il 18 febbraio scorso, oggi trasmesso al Parlamento.

Se, anche per la flessibilità che deriva dai nuovi orientamenti della Commissione Ue si è fatto "meno forte e percepibile il pericolo di un inasprimento delle misure assunte", sottolinea la Corte dei Conti, "la mancanza di un quadro definito degli assetti che potrà assumere la gestione pubblica contribuisce a generare disorientamento. Sono numerosi gli aspetti che devono ancora trovare una definizione". L'indice è puntato verso "il ridisegno delle strutture di governo, la ridefinizione di competenze e lo stesso futuro di quote significative degli apparati pubblici, oggetto di numerosi programmi di intervento in questi anni, che "sono ancora in attesa di una completa attuazione".

Il tutto affiancato dal "timore che da tagli ripetuti di risorse derivino peggioramenti nella qualità dei servizi o aumenti delle imposte destinate al loro finanziamento, con un conseguente peggioramento delle aspettative di famiglie e imprese".

C'è poi il nodo delle clausole di salvaguardia, aggravi fiscali inserite nel provvedimento come 'salvagente' da fare scattare per rispettare gli impegni sui conti pubblici. "Non può non destare preoccupazione il continuo rinvio al futuro di ulteriori tagli di spesa al momento sostituiti da clausole di salvaguardia. Gli importi sono di tutto rilievo: raggiungono i 16 miliardi nel 2016, per oltrepassare i 23 mld nel 2017. E ciò senza contare che le disposizioni introdotte con la legge di stabilità prevedono un aumento dei 'tagli' alla spesa di ulteriori 3 mld a partire dal 2016", si rileva nel testo.

Ma i magistrati contabili puntano i fari anche sulla necessità di rilanciare la domanda interna. "E’ indispensabile che nel caso italiano gli spazi di intervento siano volti ad incidere sulle aspettative di famiglie e imprese dando, anche su impulso dell’azione pubblica, nuovo stimolo a consumi e investimenti, senza tuttavia procedere ad un aumento corrispondente della spesa pubblica", si legge nel rapporto.

E sul fronte delle riforme incalzano: "solo una rapida attuazione di riforme economiche e istituzionali può consentire di recuperare condizioni di certezza di operatori e imprese nel rapporto con le amministrazioni pubbliche".

Quanto alla flessibilità prevista dalle norme Ue, per la Corte dei Conti "non può essere persa, ancora una volta, l’occasione di utilizzare l’allentamento del vincolo di bilancio per il superamento di storiche distorsioni, per governare una attenta revisione dei confini dell’intervento pubblico, avvicinando il nostro paese ad una effettiva normalizzazione della politica fiscale".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza