Tutto esaurito per gli espositori e successo di pubblico per il Salone elvetico, che ha mostrato uno spaccato della produzione automobilistica di oggi e di domani: dall'auto all'idrogeno alle supercar da 600 CV. Ma senza dimenticare le city-car e i crossover, veri dominatori del mercato (Guarda la fotogallery)
Sempre più potenti, sempre più verdi. Sembrerebbe un controsenso, eppure lo scenario delle novità automobilistiche emerso dal Salone dell'Auto di Ginevra (l'unico, fra i grandi in Europa, con cadenza annuale) mostra come le case puntino sempre più sull'aspetto 'emozionale' ma senza dimenticare la necessità di fare i conti con le normative ambientali e con la coscienza 'green' della clientela (Guarda le foto).
Inevitabile pensare a Toyota che ha fatto dell'ibrido il proprio cavallo di battaglia con risultati ancora ineguagliati dalla concorrenza. A Ginevra il gruppo nipponico ha portato la nuova Auris aggiornata sia esteticamente che nella gamma motori, anche se - soprattutto in Italia - la parte del leone la farà la versione ibrida. Ma la scommessa del prossimo decennio di Toyota si chiama idrogeno e quindi al salone elvetico il marchio ha portato l'innovativa Mirai ('futuro' in giapponese), berlina che non produce emissioni nocive grazie alla combinazione di celle a combustibile e motori ibridi.
Fra le novità più normali, ma sempre interessanti, occhi puntati sulla Opel Karl, che diventerà il modello di partenza del marchio tedesco: una city car dal prezzo accessibile (dovrebbe partire sotto i 10 mila euro) ma spaziosa e ben rifinita nonostante una lunghezza di soli 3,68 metri.
Sempre più ampia l'offerta di crossover - i veri dominatori dei mercati europei - con l'anteprima del Kadjar di Renault. Dimensioni compatte (4,45 m),possibilità di trazione integrale e look aggressivo per emozionare anche nei tragitti urbani.
Quanto a Volkswagen - che a Ginevra ha incassato il premio Auto dell'Anno per la Passat - la principale novità è stata la nuova generazione di Touran: la Mpv diventa infatti più spaziosa e confortevole, con tanta tecnologia per il benessere e la sicurezza dei suoi passeggeri. A livello di gruppo, poi, Skoda ha fatto debuttare la nuova Superb, l'ammiraglia costruita sul pianale della Passat, sempre più spaziosa e ricca di contenuti, con trazione anteriore o integrale e potenze da 120 a 220 CV.
Sul fronte della potenza pura, inevitabilmente, si è visto tanto made in Italy, a partire da Lamborghini che dopo un trionfale 2014 (+19% le vendite) ha fatto debuttare l'Aventador Superveloce, una supercar estrema che - grazie anche al taglio del peso di 50 kg dalla versione 'normale' - con il suo motore V12 6.5 litri da 750 cavalli promette una accelerazione 0-100 in soli 2.8 secondi e una velocità massima superiore ai 350 chilometri orari.
A casa dei rivali di Maranello, si è visto uno dei sei esemplari della Ferrari Sergio, costruita da Pininfarina sulla base di una 458 Spider della quale il celebre studio ha riprogettandola per intero la carrozzeria. 'Rossa al 100 per 100' invece la 488 GTB, la 8 cilindri più veloce della storia della casa di Maranello, capace di raggiungere i 330 km/h grazie al nuovo motore sovralimentato da 670 cv.
Ma c'è stato spazio anche per Bugatti che ha finalmente concluso la produzione della sua Veyron 16.4: dieci anni per realizzare e vendere 450 esemplari (300 coupé e 150 cabrio), con caratteristiche e prezzi 'mostruosi'. A Ginevra lo storico marchio (rinato sotto le cure di Volkswagen) ha portato La Finale, l'ultimo esemplare costruito della Veyron: 1200 cavalli e 431 all'ora di velocità massima, per un prezzo di 2,3 milioni di euro.
Degna di James Bond, poi, la Aston Martin DBX, una concept car che raccoglie il meglio del marchio britannico in fatto di design, tecnica, finiture, con la chicca della verniciatura micro-fine che la fa sembrare una perla nera. Quanto a Honda rievoca un nome storico per presentare la nuova NSX, supercar forte di un biturbo V6 che in Europa vedremo solo nel 2016.
