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Grecia: basta Troika, Atene all'Ocse cerca alleati contro austerity

12 marzo 2015 | 14.59
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Ma la proposta del governo greco di negoziare l'uscita dalla crisi con l'organizzazione con sede a Parigi al posto dei rappresentati di Bce-Ue-Fmi è tecnicamente impossibile, non fosse altro perché è la troika che ha sborsato i 240 mld del piano di salvataggio

(Xinhua/Marios Lolos) - Infophoto - INFOPHOTO
(Xinhua/Marios Lolos) - Infophoto - INFOPHOTO

Trattare con l'Ocse invece della troika: il passo è lungo e per molti aspetti impraticabile. La proposta del governo greco di negoziare l'uscita dalla crisi con l'organizzazione con sede a Parigi al posto dei rappresentati di Bce-Ue-Fmi è tecnicamente impossibile, non fosse altro perché è la troika che ha sborsato i 240 mld del piano di salvataggio. Troppe le differenze tra un'organizzazione con ruolo consultivo che emette raccomandazioni non vincolanti e la triade istituzionale invisa alla popolazione ellenica e al suo governo.

Simbolo dell'austerity che ha scongiurato il default ma ha messo in ginocchio un'economia già dissestata, la troika non viene più menzionata sulla carta, ma di fatto resta a vigilare sull'attuazione degli impegni da parte di Atene. Martedì i suoi rappresentati saranno in Grecia, alla loro perlustrazione e all'accordo con l'Ecofin è condizionato l'esborso dell'ultima tranche di aiuti del programma indispensabile per ridare ossigeno alla casse pubbliche e alle banche. Intanto oggi, nell'estremo tentativo di trovare 'alleati', il premier Alexis Tsipras e il suo ministro delle Finanza Yanis Varoufakis incontrano a Parigi il segretario generale Ocse Angel Gurria.

Ma alla luce delle differenze con la troika che ruolo dunque potrebbe assumere l'Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo in Grecia? Con Varoufakis che parla di crisi umanitaria, forse l'Ocse potrebbe lanciare un piano di aiuti di lungo termine ma per accedere a questi programmi ci sono dei parametri di cui tener conto. Più facile semmai (e questo rientra in pieno nel suo mandato) che l'Ocse fornisca consulenza tecnica e assistenza per il monitoraggio delle riforme ma va chiarito come questo ruolo si possa conciliare con quello della troika che ha in ballo il rimborso di svariate centinaia di mld e dunque chiede ad Atene obblighi scritti e non solo buone intenzioni.

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