Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, evidenzia che la Commissione europea non mette "alcun veto" alle proposte del governo ellenico in relazione a leggi umanitarie
"Sono preoccupato e non soddisfatto dei progressi degli ultimi giorni. Vorrei che tutte le parti facessero dei passi avanti". Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, si esprime così sui colloqui in corso fra la Grecia e i suoi creditori internazionali sull'attuazione delle riforme all'interno programma europeo di sostegno finanziario.
Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, evidenzia che la Commissione europea non mette "alcun veto" alle proposte del governo ellenico in relazione a leggi umanitarie, ma l'accordo raggiunto fra Atene e l'Eurogruppo lo scorso 20 febbraio prevede che "le autorità greche devono lavorare costruttivamente con tutte le istituzioni" creditrici, "cosa che implica consultazioni sulle nuove misure".
Moscovici ha appoggiato completamente la posizione critica di Declan Costello, rappresentante dell'esecutivo di Bruxelles nelle trattative con la Grecia, contro le proposte di legge a favore degli strati della popolazione più colpiti dalla crisi e presentati dal governo di Alexis Tsipras come leggi umanitarie. "Abbiamo in Grecia -ricorda- una squadra di qualità eccezionale e Costello ha la fiducia mia e della Commissione. Ha fatto e fa un lavoro considerevole, anche di comprensione di quanto succede in Grecia".
Domani sera, intanto, dopo la prima giornata del summit Ue si terrà l'incontro ristretto sull'attuazione del programma di riforme. Oltre a Juncker e Tsipras, parteciperanno il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, Francois Hollande, il numero uno della Bce, Mario Draghi, e dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem.