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Google: nostro obiettivo mappa perfetta, su Africa stiamo lavorando

19 marzo 2015 | 16.02
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La macchina di Street View non ha ancora raggiunto tutte le zone del Continente. Manca anche Tunisi, sede dell'attentato terroristico di mercoledì. C'è il Sudafrica, il Botswana e lo Swaziland. Già molto è stato mappato nel mondo con apparecchiature come il Trekker, uno zainetto tecnologico con quindici fotocamere ad alta risoluzione, usato per le piramidi di Giza (Guarda), le calli di Venezia (Immagini) e il centro di Milano in vista di Expo di Chiara Moretti

La mappa del mondo 'percorso' da Google
La mappa del mondo 'percorso' da Google

di Chiara Moretti

Le immagini di Street View a Tunisi in Africa? Nel Continente c'è ancora molto da fare e lo stiamo facendo. A confermarlo all'Adnkronos è Alessio Cimmino del team di Google di fronte alla richiesta del perché non ci fossero le immagini più approfondite attorno al museo del Bardo in Tunisia, sede mercoledì di un attacco terroristico con 23 vittime, 17 turisti di cui tre italiani mentre due nostri connazionali risultano ancora dispersi. A guardare la mappa, pubblicata sul sito, appare chiarissimo che c'è ancora molto da lavorare sull'Africa anche se la macchina di Street View ha già percorso tutto il Sudafrica, il Botswana e lo Swaziland. Con il Trekker le bellissime piramidi di Giza. Dalla centrale operativa di Google annunciano all'Adnkronos che le auto di Street View stanno percorrendo l'Uganda per la mappatura e continueranno a restare lì fino al 30 aprile.

Problemi di autorizzazioni, interesse o di infrastrutture? "Il nostro obiettivo? Creare la mappa perfetta ed estendere Street View al maggior numero di aree in tutto il mondo - spiega Cimmino -. Siamo arrivati con il Trekker, uno zainetto tecnologico con quindici fotocamere ad alta risoluzione, le calli di Venezia (Immagini) o il centro di Milano in vista di Expo. Cominciamo dalle metropoli, centrali e maggiormente popolate, in modo da poter fornire immagini utili di queste zone che sono anche le maggiormente trafficate. Anche perché quando dobbiamo pianificare le aree da mappare".

"Estendere la mappatura Street View in Africa è certamente una tappa importante nel raggiungimento di questo obiettivo - spiega -. Quando dobbiamo pianificare le aree da mappare teniamo in considerazione numerosi fattori: il meteo, le temperature, la luce. Di norma partiamo dalle aree metropolitane, centrali e maggiormente popolate, in modo da poter fornire immagini utili di queste zone che sono anche quelle maggiormente trafficate. A partire da questo lavoriamo per estendere il servizio al maggior numero di aree disponibili".

In attesa degli ultimi scatti africani, Google con il suo trolley di Street View è entrata dentro al Museo Galileo (Guarda le immagini) e a diversi musei russi, partner del Google Cultural Institute, per fotografare le immagini delle attrezzature astronomiche di Galileo e quelle usate per la prima passeggiata spaziale sulla Luna. "Facciamo vedere alla gente che magari non andrà mai andare in Russia - conclude Cimmino - la navicella spaziale, ma anche gli interni e le mostre che guidano le persone a capire come funziona l'esplorazione dello spazio".

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