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Crisi: un blogger 26enne americano l'anti-Piketty

20 marzo 2015 | 13.22
LETTURA: 3 minuti

Matthew Rognlie, figlio di una bibliotecaria e di un analista dati di una compagnia di assicurazione, originario dell'Oregon, contesta punto per punto le tesi contenute nel bestseller dell'economista francese.

Matther Rognlie - (Foto Washington Post)
Matther Rognlie - (Foto Washington Post)

Piketty attento, la nuova star dell'economia potrebbe diventare un 26enne americano che in 459 parole, per un totale di sei paragrafi, stronca le tesi contenute nel bestseller dell'economista francese. Matthew Rognlie, figlio di una bibliotecaria e di un analista dati di una compagnia di assicurazione, originario dell'Oregon, presenterà oggi alla Brookings Institution di Washington, davanti ad una platea di dottissimi economisti, un 'paper' nel quale spiega perché contesta le tesi di Thomas Piketty ne "Il capitale nel 21mo secolo". A partire da quelle 459 parole che lo scorso anno scrisse per "Marginal Revolution", popolare blog economico.

L'economista francese sostiene che le diseguaglianze tra ricchi e poveri sono destinate a crescere ed ampliarsi, con i ricchi che accumuleranno sempre più capitale sotto forma di azioni, patrimonio immobiliare ed altri assets, accrescendo i propri profitti e di conseguenza i capitali da investire. E così sempre più denaro sarà concentrato nelle tasche di super ricchi e sempre meno in quelle dei lavoratori.

Una tesi contestata da Rognlie, a cui manca ancora un anno per ottenere un dottorato in economia e il cui lavoro, secondo il "Washington Post, potrebbe diventare "la critica più influente del libro di economia più influente di questo secolo". A Piketty, sostiene, "manca un punto sottile ma cruciale": invece che crescere per sempre, i rendimenti di capitale potrebbero anche diminuire.

In particolare, secondo il giovane economista - tra i primi negli Stati Uniti a vedere il libro di Piketty, dal momento che un suo collega, di origine francese, lo aveva comprato prima che venisse tradotto in inglese - il trend dell'aumento del rendimento di capitali sembra essere limitato al settore edilizio. In secondo luogo, l'intellettuale francese potrebbe aver sopravvalutato l'entità dei rendimenti di capitale per il futuro. "La teoria di Piketty - spiega Rognlie al Washington Post - si compone di più pezzi. Io voglio dimostrare che uno di questi pezzi fa il contrario di quello che dice", per cui "non sembra esserci bisogno di entrare nel panico" sulla base delle sue previsioni.Alla presentazione del suo lavoro alla Brookings oggi non ci sarà l'economista francese, ma negli ultimi tempi con Rognlie c'è stato un fitto scambio di email. E Piketty, rispondendo al "Washington Post", ha chiarito: si è creato "qualche equivoco" sul mio libro così come sulla critica del dottorando americano. Io, ha spiegato, non ho mai previsto che le diseguaglianze "aumenteranno per sempre", ho solo detto che potranno "raggiungere livelli più alti di quelli attuali e già questo è un motivo sufficientemente importante per preoccuparsi". Replica di Rognlie: servono "argomenti concreti" per dimostrarlo.

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