Matthew Rognlie, figlio di una bibliotecaria e di un analista dati di una compagnia di assicurazione, originario dell'Oregon, contesta punto per punto le tesi contenute nel bestseller dell'economista francese.
Piketty attento, la nuova star dell'economia potrebbe diventare un 26enne americano che in 459 parole, per un totale di sei paragrafi, stronca le tesi contenute nel bestseller dell'economista francese. Matthew Rognlie, figlio di una bibliotecaria e di un analista dati di una compagnia di assicurazione, originario dell'Oregon, presenterà oggi alla Brookings Institution di Washington, davanti ad una platea di dottissimi economisti, un 'paper' nel quale spiega perché contesta le tesi di Thomas Piketty ne "Il capitale nel 21mo secolo". A partire da quelle 459 parole che lo scorso anno scrisse per "Marginal Revolution", popolare blog economico.
L'economista francese sostiene che le diseguaglianze tra ricchi e poveri sono destinate a crescere ed ampliarsi, con i ricchi che accumuleranno sempre più capitale sotto forma di azioni, patrimonio immobiliare ed altri assets, accrescendo i propri profitti e di conseguenza i capitali da investire. E così sempre più denaro sarà concentrato nelle tasche di super ricchi e sempre meno in quelle dei lavoratori.
Una tesi contestata da Rognlie, a cui manca ancora un anno per ottenere un dottorato in economia e il cui lavoro, secondo il "Washington Post, potrebbe diventare "la critica più influente del libro di economia più influente di questo secolo". A Piketty, sostiene, "manca un punto sottile ma cruciale": invece che crescere per sempre, i rendimenti di capitale potrebbero anche diminuire.