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Tarantelli

27 marzo 2015 | 11.49
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"I problemi di oggi non hanno cause distanti da quelli del passato" e sono "la bassa concorrenza, la corruzione, servizi inadeguati, carenza di produttività e terziario protetto". Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco intervenuto alla Sapienza di Roma per il trentennale della morte dell'economista Ezio Tarantelli, ucciso dalle Brigate Rosse

Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco (Infophoto) - INFOPHOTO
Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco (Infophoto) - INFOPHOTO

"I problemi di oggi non hanno cause distanti da quelli del passato" e sono "la bassa concorrenza, la corruzione, servizi inadeguati, carenza di produttività e terziario protetto". Il giudizio è del governatore di Bankitalia Ignazio Visco intervenuto alla Sapienza di Roma per il trentennale della morte dell'economista Ezio Tarantelli, ucciso dalle Brigate Rosse. Ma i risultati di questi problemi, ha precisato, "invece di vederli in un'alta inflazione li vediamo in un tasso di crescita regolarmente basso". Infatti, ha ricordato Visco, "oggi non c'e più inflazione in Italia, anzi c'è il rischio deflazione ".

Ma il governatore di Bankitalia ha sottolineato soprattutto la lezione di Ezio Tarantelli che ha dato "importanti contributi" alla Banca d'Italia con un pensiero che "influenzò" l'istituto. In generale Tarantelli, ha ricordato Visco, "aveva un'importante visione sul bisogno di trasferire conoscenza per tutelare l'interesse dei più deboli". "Lui era un economista del lavoro, non un giuslavorista", ha aggiunto, ma soprattutto "era un economista che è stato sempre attento a non farsi condizionare".

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