La Fondazione studi consulenti del lavoro ricorda che la decisione sarà irrevocabile fino a giugno del 2018. La richiesta potrà essere presentata da tutti i lavoratori con almeno 6 mesi di anzianità contrattuale
Da oggi i lavoratori dipendenti possono chiedere di avere il Tfr maturando in busta paga. La scelta sarà irreversibile, il contribuente dovrà quindi attendere fino a giugno 2018, quando sarà cessato il periodo transitorio e torneranno ad applicarsi le precedenti scelte.
Lo ricorda la Fondazione studi consulenti del lavoro. Il datore di lavoro procederà all’erogazione dal mese successivo alla richiesta, ma l’applicazione della misura potrebbe essere consentita a partire già da marzo.
La scelta del lavoratore potrà essere effettuata a condizione che egli possa vantare un’anzianità contrattuale di almeno sei mesi presso i datori di lavoro.
La domanda potrà essere presentata, attraverso un apposito modulo, dai lavoratori dipendenti, con l’esclusione di quelli domestici, del settore agricolo, dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro sottoposti a procedure concorsuali.
La richiesta potrà essere presentata anche da chi ha devoluto il tfr a fondi di previdenza. Sulla quota di tfr che verrà messa in busta paga non si applicheranno i contributi, mentre ai fini fiscali è prevista l’applicabilità del regime di tassazione ordinaria.
La Fondazione ricorda che sul trattamento di fine rapporto viene applicato il regime di tassazione separata (con applicazione dell’aliquota irpef calcolata sui redditi medi dei cinque anni precedenti); mentre sulla quota che verrà messa in busta paga si applicherà l'aliquota marginale. Per i lavoratori che hanno diritto a detrazioni fiscali superiori all'imposta lorda questa opzione potrebbe essere vantaggiosa.
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