A 13 giorni dall'apertura di Expo, il commissario Sala ricorda la situazione difficile di un anno fa, ringrazia il presidente dell'Anticorruzione Cantone e assicura: l'Esposizione universale "non è più una speranza, ma è una consapevolezza quella che apriremo bene".
"I padiglioni in ritardo sono veramente pochissimi, siamo vicini a preparare quasi tutto". A dirlo è Giuseppe Sala, commissario Expo, a Pompei per "Italia 2015 il Paese nell'anno dell'Expo" con il premier Matteo Renzi e il presidente dell'autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone.
"Tutto il team dell'anticorruzione ci ha dato una grande mano - spiega Sala - eravamo in una situazione difficile un anno fa. Poi insieme abbiamo fatto un'opera di recupero straordinaria. Cantone ci ha dato un po' di regole, di copertura e qualche buon consiglio. Noi abbiamo fatto la nostra parte e Cantone lo può testimoniare".
A 13 giorni dall'apertura di Expo, assicura Sala, "non è più una speranza, ma è una consapevolezza quella che apriremo bene. Mancherà veramente pochissimo, anzi ogni giorno mi rinfranco. Molti padiglioni stanno facendo già le presentazioni perché sono finiti, ieri è stata la volta degli Emirati Arabi che hanno un grandissimo padiglione. Quelli in ritardo sono veramente pochissimi - conclude - quindi credo che saremo vicini a preparare quasi tutto".