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Conti pubblici: Unimpresa, per derivati 37 mld di perdite potenziali

25 aprile 2015 | 14.18
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(foto Infophoto)
(foto Infophoto)

Ammontano a quasi 37 miliardi di euro le perdite potenziale nei conti pubblici italiani legate ai derivati. Si tratta della massa di derivati finanziari in passivo nei bilanci dello Stato, voce che nell'ultimo anno si è allargata di quasi il 30% ed è arrivata a quota 36,8 miliardi. I dati principali di una analisi sull'andamento dei derivati in Italia negli ultimi 12 mesi realizzata dal Centro studi di Unimpresa, che prende in considerazione le passività sui bilanci relative alle operazione in derivati. In tutta Italia, considerato sia il settore pubblico sia quello privato, evidenzia l'analisi di Unimpresa, la montagna di titoli finanziari ad alto rischio, cioè potenzialmente in perdita, è cresciuta in totale di oltre l'8% in un anno (dal 2013 al 2014) passando da 153 miliardi di euro a 166 miliardi, in aumento di 13 miliardi. In piena crisi internazionale e con l'economia ancora piegata dalla recessione, riferisce Unimpresa, tutti i comparti del nostro Paese hanno visto crescere i pericoli legati ai prodotti d'azzardo.

L'aumento complessivo dell'esposizione in derivati in Italia, spiegano gli esperti di Unimpresa, è legato soprattutto all'aumento di questo tipo di attività finanziarie all'interno dei bilanci dello Stato centrale dove risultavano, alla fine dello scorso anno perdite potenziali pari a 36,8 miliardi in crescita rispetto ai 28,7 miliardi dell'anno precedente: 8,1 miliardi in più in 12 mesi (+28,1%). Su anche i derivati "a rischio" delle banche, in crescita di 4,7 miliardi da 105,7 miliardi a 110,5 miliardi (+4,4%). Da segnalare, poi, secondo l'analisi di Unimpresa basata su dati della Banca d'Italia, la sostanziale invarianza (+0,7%) dei derivati in perdita nelle amministrazioni locali: nei 12 mesi sotto la lente, le consistenze dei bilanci di comuni, province e regioni sono passate infatti da 1,26 miliardi a 1,27 miliardi, con un aumento di soli 9 milioni, mentre si registra un lieve incremento per i prodotti speculativi nei bilanci delle imprese e nel comparto assicurativo e dei fondi pensione si è passati da 5,2 a 5,5 miliardi (+5,1%) in aumento di 269 milioni. "E' importante fare chiarezza sul reale stato di salute dei conti pubblici" conclude il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.

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