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Ambiente: Sicilia, nel 2014 raccolti settemila tonnellate olio lubrificante

06 maggio 2015 | 15.12
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I dati resi noti oggi dal Consorzio obbligatorio oli usati a Palermo

Ambiente: Sicilia, nel 2014 raccolti settemila tonnellate olio lubrificante

Oltre 1.310 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella Provincia di Palermo nel 2014, su un totale di 7.375 tonnellate recuperate nella Regione Siciliana. Sono i dati resi noti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nella conferenza stampa che si è tenuta nell’ambito di CircOLIamo, la campagna educativa itinerante che "punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei lubrificanti usati". Presenti, tra gli altri, anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Palermo Cesare Lapiana e il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni. I ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.

Nel 2014 il Consorzio – che coordina l’attività di 72 aziende private di raccolta e di 5 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia 167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, il 98% del totale raccoglibile. “I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato il direttore tecnico operativo Franco Barbetti - ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%”. Per questo motivo il Consorzio ha ideato la campagna educativa itinerante CircOLIamo, che in due anni toccherà tutti i capoluoghi di provincia italiani; una campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera.

“La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – ha continuato Barbetti – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto dalle amministrazioni locali per una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”. Attivo dal 1984, il COOU ha contribuito con il proprio lavoro a ridurre in misura significativa non solo l’inquinamento ambientale, ma anche i consumi di acqua, materia e suolo. L’effetto positivo sul consumo di acqua (water footprint) ha portato a un risparmio netto cumulato di 2,3 miliardi di m3 di oro blu; trent’anni di recupero degli oli usati hanno consentito inoltre di evitare il consumo di 6,4 milioni di tonnellate di materia prima vergine (material footprint), mentre dall’analisi di carbon footprint del sistema emerge un risparmio netto cumulato di emissioni climalteranti di 1,1 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; grazie al riciclo degli oli come basi lubrificanti rigenerate sostitutive di basi lubrificanti vergini, è stato risparmiato il consumo di 7.306 ettari di suolo (land footprint).

Telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it, è possibile avere informazioni su come smaltire correttamente il proprio olio usato e il recapito del raccoglitore più vicino. L’olio usato può essere estremamente dannoso per l'ambiente e per la salute umana: 4 kg d'olio - il cambio di un'auto - se versati in acqua inquinano una superficie grande quanto un campo di calcio. Ma questo rifiuto costituisce al contempo una importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; dal 1984 ad oggi la rigenerazione dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.

"Il Consorzio è un'eccellenza italiana - ha spiegato ancora Franco Barbetti incontrando i giornalisti - che ci riconoscono in tanti. Nel 2014 siamo stati al quarto posto in Europa per vendita di lubrificanti, con 390 mila tonnellate. Siamo al primo posto per il rapporto quantità venduta e raccolto, siamo al 45 per cento mentre la media europea è al 39 per cento". Previsto anche un accordo con l'Anci che prevede l'installazione di centri di raccolta nelle isole ecologiche".

Per l'assessore Cesare Lapiana è "importante educare alla raccolta differenziata, alla raccolta degli oli usati". Per Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente: "Dobbiamo convincere le persone che si può mettere in piedi un servizio virtuoso".

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