Per l'economista difficoltà trattative colpa di tutti, Grexit è lose-lose situation.
L'ultima spiaggia per un accordo tra la Grecia e il Brussels Group è l'estate, quando Atene dovrà ripagare la Bce. No a una Grexit: è una lose-lose situation, ma le colpe delle difficili trattative stanno da entrambe le parti. E' quanto sottolinea con l'Adnkronos, Gregory Claeys, analista del think tank Bruegel di Bruxelles sugli altalenanti negoziati tra Atene e l'ex troika.
"La scadenza ultima per l'accordo viene sempre spostata - dice l'economista - è difficile che si raggiunga un'intesa all'Eurogruppo di lunedì ma spero si possa chiudere nelle prossime settimane". In ogni caso, aggiunge, "in assenza di un accordo a breve, l'ultima chance è luglio o agosto quando la Grecia dovrà pagare in due tranche 6,7 mld di titoli in scadenza alla Banca centrale europea".
Per l'economista il problema è che le trattative, nonostante i recenti progressi registrati, sono state condotte nel modo sbagliato da entrambe le parti, sia dal governo Tsipras che dai credito Ue-Bce-Fmi e dagli stessi governi. "Ma le colpe dell'impasse ellenico stanno da entrambe le parti", osserva. "Tsipras all'inizio avrebbe godere di un vantaggio competitivo rispetto ai precedenti governi ellenici se avesse veramente puntato in modo efficace sul suo cavallo di battaglia: lotta alla corruzione e all'evasione".
"Il suo errore - prosegue l'analista - è stato non presentare a Bruxelles all'indomani della sua vittoria una lista di riforme chiara, in linea con il suo programma di governo, invece di portare un piano vago e ambiguo".
Ma anche l'Ue non è immune da critiche. "Anche gli europei hanno fatto i loro errori intavolando un braccio di ferro che ha dato spazio all'opzione di una Grexit, che sarebbe un danno per Atene, per la zona euro e soprattutto per la credibilità della Bce".
E, sottolinea Cleays, "se anche il contagio di un'uscita dall'euro non sarebbe immediato, creerebbe un pericoloso precedente e in occasione di una nuova crisi l'ipotesi di lasciare l'euro non sarebbe un tabù ma un'opzione possibile". Dunque, conclude l'esperto, "Atene deve essere più seria, ma l'Ue deve accettare questo partito perchè una Grexit non fa bene a nessuno".
