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Ict: Ibm inaugura a Milano nuovo data center da 50 mln di euro

16 giugno 2015 | 18.34
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La struttura ha una capienza di 11mila server e una potenza di 2,8 megawatt. Obiettivo, sostenere la crescita di ogni tipo di organizzazione pubblica e privata, incluse le startup

Ict: Ibm inaugura a Milano nuovo data center da 50 mln di euro

Una capienza di 11mila server, una potenza di 2,8 megawatt e un investimento di oltre 50 milioni di euro. Queste le caratteristiche del nuovo data center che Ibm inaugura oggi a Milano. Un sistema per il cloud basato su infrastruttura SoftLayer che punta a sostenere la crescita di ogni tipo di organizzazione, dalla pubblica amministrazione alle imprese, includendo anche le startup. "Si tratta - spiega Nicola Ciniero, presidente e amministratore delegato di Ibm Italia - di una nuova tecnologia abilitante che permette a istituzioni e aziende di poter essere al passo con i trend tecnologici più importanti in questo momento".

Per l'azienda, la realizzazione della struttura, situata in un'area tra Cornaredo e Settimo Milanese, "rappresenta l'impegno finanziario e tecnologico di una multinazionale che ha fiducia nelle potenzialità del Paese e vuole favorire l’aggregazione di un intero ecosistema di cui l’innovazione ha bisogno".

Il cloud in Italia sta vivendo un momento particolarmente favorevole. Secondo dati dell'osservatorio Cloud & Ict As a Service del Politecnico di Milano, nel 2014 si è registrata una crescita del 31% rispetto all'anno precedente con una spesa totale di oltre 1,18 miliardi di euro. E per il futuro, le attese sono all'insegna dell'ottimismo: "Del resto - afferma Ciniero - in passato bisognava investire parecchi soldi per creare un’infrastruttura adatta a creare un sistema informativo per gestire l'azienda".

Oggi, "con SoftLayer bastano cinque minuti per configurare in modo assolutamente semplice e dinamico il proprio ambiente di lavoro esattamente come lo si desidera". E' "sufficiente collegarsi al sito di SoftLayer e quando si ha bisogno di un upgrade o di una diminuzione, lo si fa con un clic. Una facilità davvero enorme che fino a ieri non era neanche pensabile".

Grande attenzione anche alla sicurezza e alla protezione dei dati: "Il nostro data center, che - puntualizza Ciniero - non è virtuale, ma fisico, rispetta tutti i requisiti di sicurezza, in modo particolare per la Pubblica amministrazione, che ha la necessità che i dati siano residenti in Italia". Questa struttura, assicura il manager, "per concezione e caratteristiche, servirà ad abilitare nuovi modelli di business per la competitività e la crescita, favorendo nel contempo l'internazionalizzazione delle aziende".

Nel primo trimestre 2015, il fatturato cloud di Ibm ha registrato una crescita del 75% rispetto allo stesso periodo di dodici mesi prima. Nel 2014, il giro d’affari nel settore si è attestato a 7 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, Ibm ha messo a disposizione 1,2 miliardi di dollari per favorire lo sviluppo del network. Alla piattaforma cloud di Ibm si affidano 30mila clienti in tutto il mondo.

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