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Sostenibilità: nasce Utilitalia, l'associazione per le imprese di servizi locali

16 giugno 2015 | 14.58
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Sono poco più di un migliaio, generano ricavi annui per 42,9 miliardi di euro, utili per 1,4 miliardi e occupano circa 120mila addetti

Sostenibilità: nasce Utilitalia, l'associazione per le imprese di servizi locali

Acqua, energia, rifiuti e gas sotto un'unica regia. E' Utilitalia, la nuova associazione, che nasce dalla fusione di Federutility e Federambiente. la nuova federazione, afferma il presidente, Giovanni Valotti, in occasione della prima conferenza dell'associazione sul futuro delle utilities, “nasce da subito con una missione chiara ed obiettivi concreti: porre al centro dell'attività lo sviluppo industriale, su tutto il territorio nazionale, dei servizi pubblici a rilevanza economica nei settori energetici (gas ed elettricità) ed ambientali”.

E ancora: “superare i differenziali territoriali nord e sud, città-aree rurali e attivare politiche di integrazione delle aree metropolitane e regionali costruendo moderne ed efficenti reti di servizi, portandole ai livelli delle più avanzate regioni europee”. Utilitalia, sottolinea Vallotti, "è una federazione di imprese di servizi industriali, che si impegnano con senso di responsabilità ad essere efficienti, legate ai territori e con una cultura della legalità costruita sulla responsabilità diretta".

Secondo il presidente Valotti, "i problemi della cattiva gestione e del malaffare non si risolvono con un aumento di norme burocratiche o con vincoli all’autonomia gestionale. Solo con buona reputazione ed affidabilità saremo nella posizione di poter chiedere alle istituzioni ed al legislatore, l’esclusione di norme lineari che finiscono per penalizzare gestioni efficienti, appiattendo verso il basso il confronto competitivo". Secondo Valotti, "questa è la strada per combattere un giudizio ingeneroso, dove non si distingue la buona dalla cattiva gestione, verso un mondo che molto ha dato per lo sviluppo del Paese".

In Italia, ricorda Valotti, "le imprese dei servizi pubblici locali di rilevanza economica partecipate dagli enti locali (energia elettrica, gas naturale, servizio idrico, igiene urbana) sono poco più di un migliaio, generano ricavi annui per 42,9 miliardi di euro, utili per 1,4 miliardi e occupano circa 120mila addetti".

L’analisi delle performance economiche degli ultimi 5 anni evidenzia che "il valore della produzione è cresciuto mediamente di quasi il 20%, il totale attivo ha visto un incremento medio del 15% e il Patrimonio Netto è salito di oltre il 5% - aggiunge Valotti - I margini operativi sono rimasti stabili, intorno all'8%".

A crescere più della media sono le multiutility. "Circa il 40% del valore della produzione è ascrivibile a una quota minoritaria di aziende di grandi dimensioni con Patrimonio Netto superiore al miliardo di euro: si tratta delle grandi realtà industriali quotate, dove si concentra il 40% della redditività del settore, a fronte del 27% degli addetti".

Significativo è anche il peso delle aziende con Patrimonio Netto compreso tra 100 milioni e 1 miliardo di euro, rappresentano il 27% del valore della produzione con circa il 28% degli addetti. Sotto ai 100 milioni di Patrimonio Netto si concentra il 36% del valore della produzione e il 46% degli addetti. Una quota prevalente delle gestioni è rappresentata da aziende mono-servizio (addetti: il 42% del total). Il settore dei rifiuti da solo rappresenta oltre il 66% degli occupati (76 mila), seguito a lunga distanza dal settore idrico con il 24% (28 mila) e dalla distribuzione di gas naturale con appena il 10% (11 mila).

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