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Saldi, caccia all'acquisto per 28 milioni di italiani

04 luglio 2015 | 10.19
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APERTURA DEI SALDI A ROMA NELLA FOTO NEGOZIO IN VIA DEL CORSO - INFOPHOTO
APERTURA DEI SALDI A ROMA NELLA FOTO NEGOZIO IN VIA DEL CORSO - INFOPHOTO

Saranno quasi 28 milioni gli italiani che approfitteranno dei prossimi saldi estivi per acquistare abbigliamento e accessori, di cui più di 9 milioni durante questo fine settimana, per un spesa media prevista che oscillerà intorno ai 200 euro a famiglia. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti sui consumatori in occasione del primo weekend delle vendite di fine stagione.

Dalle risposte degli intervistati si percepisce chiaramente la crescita del desiderio di sfruttare i saldi per portarsi a casa capi pregiati. Per più un cliente su due (il 58%), infatti, sarà proprio la qualità del prodotto il fattore determinante per l’acquisto: una quota notevolmente superiore al 34% per cui conterà di più il basso prezzo e anche alla percentuale rilevata in occasione dei saldi estivi del 2014 (47%). Resta protagonista, comunque, l’abbigliamento, obiettivo del 73% dei consumatori, mentre il 53% cercherà calzature. Gli uomini acquisteranno soprattutto camicie, magliette e abbigliamento sportivo, mentre le donne si indirizzeranno più su calzature, intimo e costumi da bagno, accessori moda.

“I saldi estivi di quest’anno sono un test per la ripresa dei consumi”, spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione che riunisce le imprese della distribuzione moda Confesercenti. “Noi speriamo che arrivi finalmente l’inversione di tendenza, in linea con la piccola ripartenza del potere d’acquisto degli italiani registrata dall’Istat. Le condizioni ci sono: dagli sconti al meteo, che favorisce l’esigenza del ricambio di guardaroba. Per avere un quadro preciso dell’andamento dovremo però attendere qualche giorno, visto che sui consumi pesano ancora alcune incertezze. Non giova, come sempre, la vicinanza dei saldi estivi alla batosta fiscale di giugno, che ha drenato risorse agli italiani. Ma pesa anche l’incertezza legata agli sviluppi della questione greca, che vede un passaggio chiave proprio questo fine-settimana”.

I commercianti in effetti, appaiono divisi sul possibile andamento delle prossime vendite di fine stagione. La maggior parte assoluta – il 52% – ritiene che i risultati saranno in linea con quelli dello scorso anno. Ma gli ottimisti sono più dei pessimisti: quasi uno su quattro (il 24%) prevede un miglioramento, contro un 16% che teme un nuovo calo. Nonostante le difficoltà, però, il 78% delle imprese ritiene i saldi ancora utili.

“Le vendite di fine stagione – dice Manzoni - sono ancora un’occasione per tutti. Per i cittadini, che hanno la possibilità di fare quegli acquisti che hanno rimandato a causa della crisi. Ma anche per le imprese del settore, che vengono da un avvio di anno molto debole. Dobbiamo lavorare per impedire la confusione tra promozioni normali, vendita di capi vecchi di qualche anno ed i saldi, che riguardano invece i prodotti di fine stagione".

"Ci appare fuorviante, ad esempio, - sottolinea infine Manzoni - che gli outlet, che in teoria vendono capi delle stagioni passate, partecipino ai saldi applicando sconti che sembrano alti ma che in realtà sono misteriosi, visto che il prezzo originale dei prodotti è sempre sconosciuto. Importante invece avere una data unica d’avvio, perché crea attenzione sull’evento e tutela maggiormente consumatori e imprese”.

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