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Cdp: l'ultima mediazione di Guzzetti, da 15 anni presidente Acri/Adnkronos

11 luglio 2015 | 15.56
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Mario Nuzzo, il giurista delle Fondazioni nuovo vicepresidente Cassa

 - Giuseppe Guzzetti
- Giuseppe Guzzetti

Anche nella partita Cdp ha confermato la migliore dote che gli viene riconosciuta, quella di essere un infaticabile e abile mediatore. Giuseppe Guzzetti, anche in questo caso, nel delicato passaggio che ha portato ad aprire la nuova era affidata alla gestione di Claudio Costamagna e Fabio Gallia per la società di Via Goito, ha fatto valere con realismo, fino a dove ha potuto, gli interessi suoi e delle Fondazioni che rappresenta.

La posta in gioco, dopo la decisione improvvisa del governo di cambiare i vertici della Cassa con una anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato, era particolarmente alta: la tutela dell'investimento fatto, in termini di redditività e di rischio, e, soprattutto, il 'peso' negoziale di un azionista importante, con il 18,4%, nel rapporto di forza diretto con il Tesoro, primo azionista di Cdp, e indiretto con la politica, a partire dal premier Matteo Renzi.

Guzzetti ne esce con un 'compromesso' accettabile: non ha potuto evitare l'uscita di scena di Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini, ma ha opposto la sua resistenza, ferma ma mai fuori le righe, fino a ottenere le modifiche allo statuto e le garanzie di governance che cercava. L'ennesima prova, quella appena superata con le delibere dell'assemblea di Cdp di venerdì, per un uomo che, a 81 anni, è presidente della Fondazione Cariplo dal 7 febbraio 1997, ovvero da diciotto anni, e presidente dell'Acri dal 12 aprile 2000, da quindici anni.

Guzzetti, del resto, ha gestito in prima persona, in alcuni passaggi senza esclusione di colpi, i rapporti non sempre facili fra le Fondazioni e il ministro dell'Economia di turno: dalle riforme tentate e mai andate in porto da Giulio Tremonti, fino all'autoriforma, al protocollo d'intesa firmato con Pier Carlo Padoan.

L'arte della mediazione, del resto, l'ha prima appresa e poi praticata fin dalla sua formazione. Laureato in giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si iscrive alla Democrazia Cristiana nel 1953. Segretario della federazione di Como, entra nel Consiglio regionale della Lombardia nel 1970, divenendo presidente della Regione dal 1979 al 1987, quando viene eletto senatore della Repubblica italiana per la decima e poi per l'undicesima legislatura. Dal 5 febbraio 1997 è presidente della Fondazione Cariplo e dal 12 aprile 2000 anche dell'Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio.

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