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Italia-Cina: a Campione d'Italia imprenditori cinesi diventano ambasciatori

18 luglio 2015 | 19.52
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Italia-Cina: a Campione d'Italia imprenditori cinesi diventano ambasciatori

Dopo essersi convertita al mercato adesso la Cina ha deciso di aprirsi al mondo, affidando il ruolo di ambasciatori ai propri imprenditori, spesso di seconda generazione, che rappresentano l’elite di quei 50 milioni di cinesi che ormai vivono in pianta stabile fuori dai confini di quello che un tempo era l’'Impero Celeste'. Top manager che alternano il mandarino all’inglese, la lingua del business, tycoon di aziende che spesso contano migliaia di dipendenti. (Fotogallery)

Oggi cinquecento di loro si sono dati appuntamento a Campione d’Italia, per la IX edizione del “The World Chinese Entrepreneurs Forum”, appuntamento annuale per discutere di affari sullo sfondo di un tema ambizioso: “Lo Sviluppo armonioso per un domani migliore”. “Crescita per tutti – ha spiegato Giovanni Mao, presidente dell’italian Chinese Business Association – perché la Cina, che ha un grande mercato e grandi capitali, oggi ha le risorse per creare lavoro e sviluppo anche nelle altre economie del mondo”. E’ ancora viva la grande paura delle scorse settimane, quando la bolla speculativa partita da Pechino aveva fatto tremare le principali Borse asiatiche.

I legami tra Cina e Italia sono antichi – ha proseguito Mao – qui arrivava la Via della Seta e quella strada va percorsa di nuovo, ma con una nuova strategia di sviluppo. Le imprese cinesi in questo Paese sono forti e ben radicate. Siamo leader nella logistica, nel manifatturiere e nelle vendite all’ingrosso, occorre un nuovo sforzo per crescere ancora. Il mercato italiano ha delle grosse potenzialità, ma per svilupparle occorrerà rilanciare la collaborazione tra i nostri due Paesi”.

La sensazione è che la “Via della Seta” questa volta non si fermerà a Venezia, ma varcherà i confini del Vecchio Continente, per andare negli Usa ad esempio, dove vivono 6 milioni di cinesi, oppure in Russia o in Africa, dove si potrebbe tenere la prossima edizione del “World Forum”. “La sfida del futuro si sposterà dai prodotti ai modelli e per realizzare il sogno cinese dobbiamo puntare a una maggiore sinergia tra i nostri imprenditori all’estero e la Banca d’Investimento Cinese – ha spiegato Chen Aumal, presidente esecutivo della International Business Association –. Le nostre imprese all’estero avranno un ruolo fondamentale in questo progetto”.

A dare il benvenuto agli imprenditori il sindaco di Campione d’Italia, Maria Paola Mangili in Piccaluga, che ha auspicato “una sempre maggiore collaborazione con la comunità cinese, che nel nostro Comune potrà trovare una base ideale per sviluppare il business in Italia e in Svizzera”. L’assessore di Regione Lombardia con delega all’Expo, Fabrizio Sala, ha portato il saluto del governatore Roberto Maroni auspicando in futuro lo sviluppo di ulteriori sinergie tra Cina e Lombardia.

“La nostra regione conta un milione d’imprese e molte di loro appartengono alla vostra comunità – ha sottolineato – contiamo nel vostro Paese per aiutare la Lombardia e l’Italia a uscire definitivamente dalla crisi attraverso un rilancio del commercio”. Complimenti anche dall’eurodeputato della Lega Nord, Mario Borghezio: “Siete un popolo di grandi lavoratori e imprenditori dai tempi di quel grande padano che era Marco Polo con voi c’è un grande legame che non è solo economico, ma anche spirituale. Mi auguro che sempre di più in futuro si possa sviluppare un asse di collaborazione Euro-Asiatico”.

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