"Non ci sono particolari sorprese, tranne quella che non ci si aspetterebbe mai che un organo ufficiale imbrogli sui dati". Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, dal palco della festa nazionale de l'Unità, in corso a Milano, commenta l'errore sugli ultimi dati relativi al numero di contratti forniti dal ministero del Lavoro. I 47 nuovi contratti a luglio "Sono la dimostrazione che il Paese ha bisogno di politiche di crescita, di investimenti, non togliendo i diritti ai lavoratori. Credo che qualunque cittadino italiano si aspetti che il governo faccia i conti giusti, non i numeri sbagliati", sottolinea.
"Sono mesi - aggiunge il segretario della Cgil - che diciamo che si sta facendo propaganda sui numeri, se vogliono utilizzare i numeri per confortare delle politiche che non danno risultato si fanno queste figure". Per la Camusso, "questo Paese ha bisogno di politiche attive del lavoro. Il primo dato, però, è che l'intervento sugli ammortizzatori ha ridotto la copertura in particolare per i lavoratori stagionali e per quelli che sono alla vecchia indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Quindi, mi pare che ci sia molto da lavorare per costruire un vero sistema che incroci le politiche di difesa dei lavoratori con quelle di ricollocazione".
Lavoro, ma anche politica nelle parole della Camusso: "C'è un grande bisogno di sinistra in questo Paese - dice - di giustizia, di equità di condizioni positive". E "penso che sia necessario, ad esempio, che la prossima legge di stabilità non sia la fotocopia della precedente, per cui continueremmo a rimanere dentro alla logica dell'austerità e a non determinare un cambiamento di passo del Paese". Infine, a chi le chiede se potrà essere il Pd a rappresentare questa forza di sinistra, replica: "Questo lo decidono gli elettori".
