cerca CERCA
Martedì 16 Aprile 2024
Aggiornato: 07:24
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Terni: faccia a faccia Morselli-Camusso, si 'promuovono' a pieni voti

24 settembre 2015 | 10.00
LETTURA: 4 minuti

Terni: faccia a faccia Morselli-Camusso, si 'promuovono' a pieni voti

Si sono fronteggiate nei momenti più difficili della vertenza dell'Ast di Terni quando sul tavolo ballavano 537 licenziamenti ma oggi si 'promuovono' a pieni voti: sono l'ad di Ast, Lucia Morselli e il leader Cgil Susanna Camusso, 'avversarie' in una vertenza poi conclusasi con un piano di rilancio condiviso. La 'pace' è siglata nel corso di un convegno della Cgil di Terni. "Le do 12 perché sono importanti le persone che sanno quello che vogliono", dice Morselli ripercorrendo le tappe del lungo e difficile negoziato. E anche Camusso non è da meno: "rappresenta se stessa e suggerisce un bell'11", risponde il leader Cgil.

Certo le affinità finiscono qui, finiscono dove inizia il Jobs Act o il controllo a distanza o la modifica dell'art. 18 ma su Terni il linguaggio, se non le idee, resta comune. "C'è stato un momento in cui abbiamo pensato tutti insieme che avevamo bisogno di parlarci da soli, a quattr'occhi, di confrontarci in modo privato. E' stato un momento molto importante in cui si è costruita la base del lavoro successivo, cioè la fiducia", ha spiegato ancora l'Ad di Ast che ha ringraziato il sindacato per lo 'sforzo' dimostrato nell'indicare un piano di contenimenti dei costi possibili con cui coniugare occupazione e risorse.

"L'azienda non ha cambiato il piano su richiesta dei sindacati, ovviamente, che non sarebbe stato il sintomo di una grande capacità strategica ma avevamo bisogno di una riduzione dei costi e il sindacato ci ha aiutato a trovare la strada in un modo diverso e alternativo. E questo ha portato ad una variazione del piano in cui certamente noi abbiamo recepito alcune cose e il sindacato altre", riconosce ancora Morselli.

Ma le distanze ritornando tutte appena il tema si sposta sui temi di politica economica. Il Jobs Act? "un grande cambiamento" per Morselli, "un attacco ai lavoratori" per Camusso. Il controllo a distanza? "Siamo tutti ipercontrollati, è un fatto tecnologico, bisogna rassegnarsi", spiega ancora Morselli che, ironia della sorte, è stato il produttore della prima edizione del Grande Fratello. "Io non mi rassegno a che le persone non siano considerate libere e il Grande Fratello non lo vedo", risponde ironicamente Camusso.

Ma il tema che invece scava il solco tra l'ad e la sindacalista è il giudizio su Marchionne. Parte in quarta l'Ad di Ast: "Marchionne è un manager che rappresenta una delle figure più belle di leadership e il mondo oggi ha bisogno di leader", dice. Un commento lontano da quello della Cgil estromessa da anni dall'universo Fca: "io penso che il mondo avrebbe invece più bisogno di collegialità e meno leaderismo. Più sale la tentazione leaderistica più i modelli di democrazia di restringono e il rapporto con il mondo del lavoro diventa solo gerarchico con tratti autoritari. E quando una impresa ti pone di fronte ad un aut aut vuol dire che non ha prospettive".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza