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Poste: Federconsumatori, aumenti paiono irrisori ma sono ingiustificati

28 settembre 2015 | 12.14
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Poste: Federconsumatori, aumenti paiono irrisori ma sono ingiustificati

Dal 1 ottobre spedire una lettera costerà di più. Crescono ancora le tariffe di Poste italiane: da 0,80 a 0,95 euro per la posta ordinaria, mentre quella prioritaria partirà da 2,80; aumentano anche i costi degli avvisi di ricevimento. Già lo scorso agosto il prezzi dei bollettini, Rav e F35, era lievitato di 20 centesimi. Nell'ultimo anno le tariffe complessive sono cresciute del 30 per cento.

Quest'ultimo piano prevede, a regime, il coinvolgimento di 5.267 comuni; nella prima fase saranno interessati solo i 258 con popolazione inferiore ai 5mila abitanti situati in Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto. "Gli aumenti sono all'apparenza irrisori - commenta Federconsumatori - ma appaiono assolutamente ingiustificati se rapportati alla qualità. Il servizio postale nel nostro Paese lascia ancora molto a desiderare. Bollette che vengono recapitate già scadute, pacchi e corrispondenza smarrita". Tutte carenze che, secondo i consumatori, "Gettano gravi ombre sul piano di razionalizzazione degli uffici diseconomici e sul modello di recapito a giorni alterni".

"Abbiamo forti dubbi su tali operazioni - aggiunge Federconsumatori - il criterio strettamente ragionieristico adottato non giustifica l'annunciato arretramento dei servizi e il ridimensionamento delle attività di sportello. Non esiteremo a denunciare formalmente i disservizi nel momento in cui i nostri timori si realizzeranno".

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