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Auditel non si ferma, avanti rilevazioni ma dati riservati per due settimane

14 ottobre 2015 | 16.25
LETTURA: 4 minuti

FOTO DDP/DJD/INFOPHOTO - INFOPHOTO
FOTO DDP/DJD/INFOPHOTO - INFOPHOTO

Auditel non si ferma, come prevedibile alla vigilia dalla presa di posizione per una soluzione non traumatica decisa dall'Upa, l'associazione dei grandi investitori in pubblicità, veri dominus del settore. Il cda dell'Auditel, riunitosi questa mattina ha deciso che le rilevazioni dei dati di ascolto continueranno anche se per due settimane i risultati saranno riservati, e che nei prossimi mesi il campione sarà completamente sostituito.

"Il Consiglio di Amministrazione di Auditel, riunito questa mattina presso la sua sede di Milano, ha confermato che la Società continuerà nelle proprie attività di rilevazione dei dati di ascolto sulla televisione in Italia", si legge in un a nota diffusa dalla società, dove si specifica poi che "Auditel, per un periodo di due settimane, non renderà pubblici i dati prodotti riservandoli alle sole Emittenti per analisi dei palinsesti".

La società inoltre "procederà, nei prossimi mesi, alla completa sostituzione dell’attuale campione e contemporaneamente proseguirà, come previsto, nel processo di allargamento del numero di famiglie per un totale di 15.600".

"Con una scelta di rigore, Auditel utilizzerà questo periodo per approfondire, con il proprio Comitato Tecnico, tutti gli aspetti metodologici, con un’accurata serie di verifiche, a tutela del suo trentennale impegno di trasparenza e di affidabilità", conclude la nota della società.

Leone - Due settimane senza dati, pubblici, sugli ascolti televisivi. La decisione presa dal cda dell'Auditel si tradurrà, anche, in un 'buco' sulle pagine dei quotidiani e su quelle, web, dei siti specializzati in tv. La situazione la fotografa bene, in un tweet, Giancarlo Leone: "Da domani dovremo essere riservati ed esultare o meno solo tra di noi", scrive il direttore di Rai1, dopo aver twittato "Auditel non diffonderà dati per due settimane in attesa di approfondimenti. Ascolti solo per uso interno. E ora i media di cosa scriveranno?".

Nielsen - La Nielsen, fornitrice dei dati sugli ascolti all'Auditel, sosterrà in proprio l'intero costo del completo rinnovamento del campione, in un tempo che l'Upa ha chiesto sia contenuto in cinque mesi. Sul fronte della vicenda dell'inquinamento del campione la Nielsen ha diffuso oggi, dopo il cda dell'Auditel, una nota nella quale specifica che per ora "non risultano alterazioni dei dati". "L'1 ottobre sono state erroneamente divulgate informazioni relative a un gruppo di panelisti del panel Auditel ad altri destinatari dello stesso panel. Nielsen ha prontamente avviato un’indagine interna sui suoi sistemi e processi e adottato una serie di procedure in grado di determinare l’entità dell’episodio e identificare eventuali anomalie. A oggi non risultano alterazioni dei dati. L'azienda -scrive la società- continuerà a condurre specifiche analisi nel corso dei prossimi mesi per identificare immediatamente eventuali irregolarità. Nielsen continua a impegnarsi per tutelare la privacy dei suoi panelisti, dei consumatori e dei suoi clienti in Italia e nei 106 mercati in cui opera. Nielsen sta lavorando insieme ad Auditel per gestire al meglio gli sviluppi della situazione".

Mediaset - Se lo stop alla diffusione dei dati degli ascolti Auditel superasse le due settimane previste, Mediaset cercherà un'altra soluzione per rilevare l'andament dei propri programmi. Così, in estrema sintesi, Mediaset ha accolto la decisione, presa oggi dal cda d'Auditel. "Mediaset prende atto della decisione del Cda Auditel di continuare a rilevare ma non rendere pubblici per due settimane i dati d’ascolto sulla televisione italiana. Dati che Nielsen garantisce non abbiano subito alcuna alterazione in seguito all’incidente tecnico del 1° ottobre -si legge in una nota della società- Mediaset è fiduciosa che la vicenda si concluda in modo positivo e che entro i 15 giorni stabiliti riprenda la pubblicazione di misurazioni certificate e condivise da tutti come in precedenza". "Poiché la mancata diffusione dei dati di audience costituisce un vuoto grave per il mercato e soprattutto per gli investitori pubblicitari, Mediaset non può accettare una pausa superiore alle due settimane annunciate. In caso contrario, si vedrà costretta a ricercare ogni possibile e lecita soluzione al fine di dare certezza al mercato", conclude Mediaset.

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