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Volkswagen, saltano 1300 vendite di modelli Euro 5 in Italia

14 ottobre 2015 | 15.34
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 Infophoto - INFOPHOTO
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Finalmente da Volkswagen Italia arrivano i primi numeri esatti e anche qualche anticipazione sugli interventi per rimediare al 'dieselgate', interventi che saranno - per alcuni tipi di vetture - piuttosto invasivi. In audizione presso la commissione Industria al Senato l'amministratore delegato di Volkswagen Group Italia, Massimo Nordio ha rivelato che "attualmente presso i nostri concessionari c'è una presenza bassissima di veicoli euro 5 e una stragrande maggioranza di auto euro 6. I veicoli interessati dalla sospensione cautelativa disposta lo scorso 26 settembre sono solo 1.300".

Finora, comunque, sulle vendite "abbiamo riscontrato un impatto modesto sul marchio Volkswagen, nel mese di ottobre non stiamo riscontrando cali preoccupanti", rassicura. "Senza dubbio il marchio che sta subendo effetto più forte è quello VW, visto che il boom mediatico negativo è stato su questo brand" aggiunge. Annunciando: "nei prossimi mesi metteremo in campo contromisure" per difendere i marchi. Poi Nordio spiega: "Siamo vicino alla nostra rete che potrebbe trovarsi a dover affrontare cali di fatturato".

Quanto agli aspetti più tecnici del dieselgate, Nordio - che ha definito lo scoppio dello scandalo "una sorta di choc" - offre alcune puntualizzazioni. "In Europa siamo ancora in fase di definizione del problema: l'effetto delle modifiche del software sulle emissioni di azoto deve essere ancora chiarito. Ancora non sappiamo se e quanto le emissioni di NOX potrebbero essere superiori a limite previsto dall'omologazione", spiega. Comunque, osserva ancora Nordio, in risposta al procedimento aperto dall'Antitrust sulla eventuale violazione della legge sulla concorrenza, "le emissioni di ossido di azoto non sono utilizzate in comunicazione ne' da noi ne' da nessun altro gruppo: l'unico parametro utilizzato è quello della CO2, l'anidirde carbonica, assieme a quello sul consumo".

Sul fronte degli interventi in calendario sulle auto già vendute (si partirà a inizio 2016) Nordio ha specificati che all'interno della famiglia di motori diesel EA189, coinvolti nello scandalo delle emissioni, i propulsori da 1,8 e 2 litri saranno coinvolti da modifiche sul software mentre per il più piccolo 1,6 serviranno interventi più 'pesanti', con la "sostituzione di hardware all'interno del motore". Nordio ha comunque ribadito che "tutte le vetture Euro 6 sono estranee" a problemi legati alle emissioni.

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