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Expo, l'Albero della vita resta a Rho: riaprirà in primavera

21 ottobre 2015 | 15.03
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Bracco: "Sono un pezzo di storia italiana"

L'Albero della vita (Infophoto) - INFOPHOTO
L'Albero della vita (Infophoto) - INFOPHOTO

L'Esposizione universale chiuderà il 31 ottobre, come da regolamento, ma Palazzo Italia, l'Albero della vita e Padiglione Zero, i simboli dell'Expo milanese, saranno 'congelati' da qui alla primavera per una eventuale riapertura al pubblico tra aprile e maggio 2016. Lo ha annunciato il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, in una conferenza stampa dedicata all'Albero della vita a Expo.

"Troveremo il modo di farli vivere", assicura Sala. Il presidente di Expo e commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, nel corso della stessa conferenza stampa dice di apprezzare "molto che si vada in questa direzione".

"E' molto, molto difficile l'idea di smontare l'Albero della vita" per portarlo altrove: "E' un'idea troppo ardita, dovrà restare lì", spiega il commissario unico di Expo. "Rimarrà come è oggi", aggiunge. Nei prossimi mesi, dice, "dovremo fare manutenzione" e si lavora per una sua 'riapertura' nella primavera 2016, quando sarà terminata la fase di smantellamento che deve procedere "in tutta sicurezza". E' dall'inizio dell'Esposizione universale che si pensa al futuro dell'Albero e tra le tante ipotesi circolate fino a pochi giorni fa c'era anche quella di trasferirlo in città a Milano.

Il commissario Sala dice che, visto il flusso di visitatori, "se potessi prolungare l'apertura di Expo farei anche io parte di quel partito", ma le regole del Bie e i contratti siglati dai singoli padiglioni nazionali con i loro lavoratori impongono la chiusura il 31 di ottobre. La promessa è di provare a "far vivere" Palazzo Italia, l'Albero della vita e Padiglione Zero dopo la fase di smantellamento. "Da 2 novembre -ricorda- si torna a lavorare per smantellare il tutto" e la necessità è "aprire il cantiere e metterlo in sicurezza". Le aree che potranno essere riaperte in primavera, tuttavia, saranno "congelate", cioè rimarranno così come sono oggi, compresa la mostra all'interno di Palazzo Italia.

L'auspicio è terminare i lavori prima del previsto e nelle prossime settimane si cercherà di "capire" se quelli che sono i simboli dell'Expo potranno riprendere vita nella primavera 2016. Nel frattempo, sottolinea ancora una volta Sala, "è necessario che il cantiere sia al sicuro". Da parte del commissario, c'è la consapevolezza di essere allineati sull'immediato futuro del sito con le istituzioni interessate, anche con il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che tempo fa aveva lanciato l'idea di un programma 'fast post'. Futuro che, da oggi, potrebbe ruotare proprio attorno a Palazzo Italia, all'Albero della vita e al Padiglione Zero.

L'Albero della vita e Palazzo Italia sono "un pezzo di storia d'Italia", simboli di "un grande successo di immagine del Paese", sottolinea il presidente di Expo e commissario generale di Padiglione Italia, Diana Bracco. "Palazzo Italia e l'Albero - aggiunge - sono un tutt'uno: nel Palazzo inizia la narrazione del Paese che ha il suo gran finale proprio nella simbologia dell'Albero", ricorda il presidente.

"Le due cose non possono vivere separate" ed è per questo, aggiunge Bracco, che "abbiamo insistito, a suo tempo, per la realizzazione: è la conclusione del Palazzo". Il presidente ricorda i tanti visitatori arrivati a Expo che si son fermati per vedere gli spettacoli di luci e acqua dell'Albero della vita. Inoltre, il presidente Bracco dice di apprezzare la scelta di voler provare a mantenere in vita dalla prossima primavera Palazzo Italia, l'Albero della vita e Padiglione Zero, annunciata oggi da Sala.

L'Albero della vita lo chiedono all'estero e "ci sono state istanze", dice Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia e ideatore dell'Albero della vita. Durante una conferenza stampa dedicata al simbolo dell'Esposizione universale, Balich spiega che "si è chiuso un accordo che prevede la commercializzazione" del know-how, della tecnologia alla base dell'Albero in grado di inscenare giochi di luci e acqua. A richiederlo, "Paesi del Golfo persico, Cina e uno dei Paesi 'stan'", dice.

"Siamo molto contenti che il nostro Albero venga richiesto", aggiunge Balich, in quanto simbolo "della creatività italiana". Il direttore artistico spiega che dall'estero hanno notato l'Albero e si son chiesti chi l'abbia fatto. Ad essere richiesto è l'intero 'pacchetto' tecnologico e saranno riprodotte non delle copie, ma appunto l'impianto tecnico: "Non saranno gemelli, l'originale resta qui", aggiunge.

Intanto, Balich snocciola alcuni numeri che fanno dell'Albero un vero simbolo dell'Esposizione: "Due terzi delle persone che hanno visitato l'Expo sono passate dall'Albero, 250mila sono stati gli hashtag Instagram, 1,8mln le foto su Facebook. Ha superato anche l'hashtag 'albero di Natale'", conclude Balich.

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