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Italiani più ottimisti, crescono fiducia e consumi

22 ottobre 2015 | 12.41
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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Cala il clima di pessimismo, riprendono gli acquisti di beni durevoli e aumenta la fiducia degli italiani. Questo l'affresco che emerge dall'Outlook 2015 Confcommercio-Censis, presentato oggi, su clima di fiducia e crescita. Per la prima volta dall'inizio della crisi, le famiglie che hanno aumentato la propria capacità di spesa (25,6%) sono più numerose di quelle che l'hanno ridotta (21,3%). L'aumento di fiducia è provato dal fatto che i consumi sono aumentati molto più di quanto non sia aumentato il reddito (solo l'8% delle famiglie rilevano un miglioramento). Confermate le stime di aumento dei consumi (+1%) e del Pil (+1,4%) nel 2016.

Resta però alta la percentuale di famiglie che non riesce a coprire tutte le spese con il proprio reddito (19,6%), cifra che raggiunge il 37,3% del totale quando si prende in considerazione la fascia di livello socio-economico basso. Gli ottimisti sul futuro sono il 40% (+10% rispetto al 2013), i pessimisti scendono al 22,4%, ma rimane elevato (37,8%) il numero degli indecisi. "Se quella percentuale di indecisi dovesse convertirsi in ottimisti, potremo trasformare la ripresa in crescita", sottolinea Mariano Bella, direttore dell'ufficio studi Confcommercio.

Le previsioni riguardo a redditi, consumi e risparmi confermano un trend positivo. La maggior parte delle famiglie (oltre 70%) non prevede cambiamenti nel reddito, nella spesa e nei risparmi 2016, ma la quota di famiglie che crede che aumenteranno i consumi (13,8%) è superiore a quella delle famiglie che prevedono di essere costrette a ridurli (8,6%). Le previsioni di acquisto per il prossimo anno riguardano principalmente i beni durevoli: autovetture (+2,9% rispetto al 2014), elettrodomestici (+5,4%), mobili (+1,6%) e ristrutturazioni immobiliari (+1,2%).

Si stabilizza l'orientamento verso una maggiore sobrietà dei consumi. "Non torneremo nel breve-medio periodo ai livelli pre-crisi del 2007", precisa Marco Baldi, responsabile dell'area Economia e Territorio del Censis, "le famiglie fanno arbitraggio dei propri comportamenti d'acquisto". Nell'ultimo anno (a settembre 2015), infatti, il 71,4% delle famiglie ha spostato gli acquisti verso merci in promozione, il 46,9% hanno fatto maggior ricorso ai discount, il 63% ha ridotto le spese per il tempo libero, il 49% ha iniziato a risparmiare sulle abitudini alimentari, il 20% ha iniziato a interessarsi alla merce usata. Moderazione anche nei trasporti: il 41,1% degli intervistati ha cercato di ridurre l'uso di auto e scooter.

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