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L.stabilità: Chiamparino, incontro positivo, definita intesa

04 novembre 2015 | 19.48
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Sergio Chiamparino (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Sergio Chiamparino (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"La mia è una valutazione positiva, intanto per la tempestività ed autorevolezza dell'incontro, secondo perché si è definita un'intesa di percorso e anche di merito per alcuni aspetti". Lo ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, nel corso di una conferenza stampa al termine delll'incontro con il premier Matteo Renzi sulla legge di stabilità.

"C'è stato l'impegno a una riunione, prima che la legge sia approvata, sulle ricadute finanziarie e quindi se e come il miliardo di aumento" del fondo sanitario "possa essere implementato o meno per 2016 o se maggiori costi si possano affrontare con interventi che riguardano la pluriennalità", ha proseguito.

GOVERNO - "Abbiamo due strade: o scegliamo il muro contro muro e la demagogia oppure giochiamo la carta della serietà e noi ci siamo". Lo ha spiegato il premier Matteo Renzi nel corso dell'incontro con i governatori a palazzo Chigi secondo quanto riportano alcuni partecipanti alla riunione. "Se vogliamo possiamo lavorare insieme per governare i processi complicati della Sanità", ha detto tra l'altro il premier.

"Le misure" messe in campo dal governo "costituiscono una indicazione di linea con le regioni: ci sono risorse a disposizione che vanno gestite bene per fare bene i servizi per i cittadini", ha affermato il sottosegretario alla presidenza Claudio De Vincenti al termine dell'incontro. "Da parte nostra il presidente del Consiglio ha sottolineato come con il governo in carica il Fondo sanitario nazionale sia cresciuto anno dopo anno", ha sottolineato De Vincenti spiegando che "questo è un primo passaggio molto importante. Naturalmente possiamo capire che le regioni avrebbero preferito un aumento maggiore, però il Fondo sanitario continua a crescere".

Poi, De Vincenti ha spiegato che "nella legge di stabilità ci sono alcune norme importanti che danno strumenti alle regioni per governare meglio e con più forza e efficacia il sistema sanitario". Il sottosegretario, tra le altre cose, ha ricordato gli stanziamenti alle regioni di 1mld e 300mln per i tagli delle manovre degli anni passati.

GIUDIZI NEGATIVI - "Aria fritta. Abbiamo ascoltato le solite promesse ripetute". Cosi' il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine dell'incontro. "Abbiamo chiesto di aumentare il fondo sanitario - ha spiegato Maroni -, perche' e' stato ridotto, e ci hanno detto di no; di attuare i costi standard e ci hanno detto che si fara' un tavolo che, forse, nel 2016 portera' qualche risultato. Quindi, per parte mia, assoluta insoddisfazione e delusione dall'incontro con il governo".

"Il cerimoniale di corte prevede, ogni anno, l'impegno a fare una commissione sui costi standard: la verità è che questa è una piccola spending review e non si ha invece il coraggio di far pagare quelli che non sono virtuosi. Si premiano le cicale e si puniscono le formiche", ha ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Non ci siamo assolutamente divertiti visto che parliamo della salute dei nostri cittadini - ha aggiunto - L'incremento di un miliardo corrisponde a un incremento di 2,650 mld di euro di spesa in più. Il disavanzo c'è ancora".

Per Giovanni Toti, governatore della Liguria, "è una legge ampiamente insoddisfacente sia per il 2016 che nel pluriennale. C'è la disponibilità del governo a trattare su due tavoli tecnici alcune materie di dettaglio che accogliamo con favore, ma non basta a cambiare il giudizio".

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