"Siamo in guerra e quindi l'obiettivo è vincere la guerra. E in tempo di guerra non si bada a spese: dobbiamo fare tutto ciò che serve per la sicurezza, anche riducendo spese inutili, che è la priorità per ogni Stato". E' quanto osserva parlando con l'Adnkronos l'economista Giacomo Vaciago che aggiunge: "non si può discutere di patto di stabilità in tempo di emergenza, vale in tempi normali, è sospeso per definizione".
Quanto alle ripercussioni degli attentati a Parigi sull'economia europea, "dipendono dalla nostra reazione: è chiaro che se il terrorismo rappresenta una minaccia senza risposta c'è un effetto depressivo sull'economia, perché come ogni forma di panico rinvia le spese". L'economia, evidenzia Vaciago, "tira il freno, ci sarà meno mobilità, meno consumi, come accaduto dopo l'attentato alle Torri Gemelle". Del resto, spiega Vaciago, "il terrorismo vuole far paura ai sopravvissuti, provocare il terrore che porta a paralizzarsi, a rinviare ogni decisione".
Sul piano pratico, la prima reazione deve essere quella di "investire in sicurezza" ed è indispensabile farlo "a livello europeo, coordinando le polizie, creando unità interforze in grado di operare contro un nemico che non è fermo sul territorio: serve più integrazione, rinunciando a quote di sovranità nazionale".