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Tercas, Ue boccia intervento Fondo tutela depositi: "Sono aiuti di Stato"

23 dicembre 2015 | 18.45
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Governo: ricostruzione viziata da errori

Tercas, Ue boccia intervento Fondo tutela depositi:

La Commissione europea ha bocciato l’intervento di sostegno effettuato nel 2014 dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in favore della Banca Tercas, in relazione all’acquisizione di questa da parte della Banca Popolare di Bari, parificandolo "a una misura di supporto pubblico" e quindi giudicandolo incompatibile con la disciplina sugli aiuti di Stato nel settore finanziario. Lo comunica il Mef, riferendo come la decisione odierna assunta dalla Commissione "modificando il proprio orientamento" non ha "nessuna conseguenza negativa" per Banca Tercas "perché è già pronto l’intervento di un fondo volontario del sistema bancario".

"La tesi della Commissione appare irrimediabilmente viziata sia da alcuni errori che questa commette nella ricostruzione dei fatti, sia dalla indebita commistione che questa opera di due livelli distinti di funzioni ed interessi che si intersecano nel caso di specie", si legge nelle osservazioni dell'Italia a seguito dell'avvio dell'istruttoria Ue per aiuti di Stato sulla banca Tercas, pubblicata sul sito del Mef.

La Commissione europea ha ritenuto, nonostante che il FITD sia costituito da risorse private, che i suoi interventi siano imputabili allo Stato italiano in ragione dell’approvazione ex post da parte della Banca d’Italia delle decisioni che li dispongono e dell’obbligatorietà dell’adesione al Fondo.

"Affinché l’intervento del Fondo, qualificato come aiuto di Stato, potesse essere considerato compatibile con la disciplina europea, sarebbe stata necessaria la previsione di misure di contenimento della distorsione alla concorrenza, tra le quali, in particolare, la condivisione degli oneri da parte dei detentori di obbligazioni subordinate (il cosiddetto burden-sharing)".

Il Mef ricorda come "il FITD, anche su suggerimento e impulso del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha istituito un meccanismo completamente volontario, con una gestione distinta da quella con cui sono assunte le decisioni a tutela dei depositanti, e finanziato con risorse diverse dalle contribuzioni obbligatorie".

Pertanto "il meccanismo volontario, per definizione non assoggettabile ai vincoli previsti per gli aiuti di Stato, provvederà a replicare il precedente intervento, restituendo alla Banca Tercas l’intero ammontare delle risorse che questa dovrà retrocedere al FITD in esecuzione della decisione della Commissione". In questo modo "l’intervento del meccanismo garantirà la piena continuità finanziaria e operativa di Banca Tercas, neutralizzando le conseguenze negative della decisione della Commissione europea".

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