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Smog a Roma, nel 2015 l'aria peggiore da 4 anni. Targhe alterne non bastano più

24 dicembre 2015 | 12.04
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Allarme smog, un ragazzo mostra la polvere depositata sul parabrezza della sua automobile (Foto Infophoto) - PRISMA
Allarme smog, un ragazzo mostra la polvere depositata sul parabrezza della sua automobile (Foto Infophoto) - PRISMA

Pm10 fuori controllo per 56 giorni a Cinecittà, 378 superamenti complessivi nelle 13 centraline e 27 giorni consecutivi con allarme smog. Il picco lo scorso 17 dicembre con 110 µg/mc registrati, oltre il doppio del limite massimo. E' la denuncia di Legambiente Lazio sulla "mal'aria di Roma" che chiude il 2015 con la peggiore aria degli ultimi 4 anni.

Nello specifico, da inizio 2015, ben 56 giorni di superamento della peggior centralina di monitoraggio a Cinecittà, con un picco impressionante di 110 µg/mc di Pm10 dello scorso 17 dicembre (60 µg/mc in più del valore massimo consentito dalla legge pari a 50 µg/mc), sono addirittura 378 i superamenti complessivi delle 13 centraline al 22 dicembre (erano 368 superamenti nel 2014, 350 nel 2013 e 366 nel 2012).

Un allarme che non accenna a diminuire e affrontato, per ora, con alcune giornate di targhe alterne, applicate in maniera non incisiva come prevede invece il Piano Regionale di Risanamento della Qualità dell'Aria, con solo 9 ore al giorno e un'ampia interruzione di metà giornata, mentre il piano stesso indica che la modalità deve essere quella delle 12 ore minime continuative.

“Curare la Mal'aria di Roma con le targhe alterne si deve fare ma non basta, bisogna passare a blocchi del traffico completi, allargamento immediato della Ztl, rilancio del trasporto pubblico, del car-saring, della ciclabilità”, dichiara il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi.

“Per farlo - continua - il commissario Tronca ha a disposizione strumenti già discussi con i cittadini e approvati dall'aula consiliare come il Piano Generale del Traffico Urbano che prevede la chiusura del centro alle auto, con bonus di ingresso sul modello milanese, l'ampliamento della Ztl, la realizzazione di corsie preferenziali. Poi va attuato il piano urbano della ciclabilità, rimasto lettera morta dopo l'approvazione, così come va recepito e realizzato il Grab (Grande Raccordo Anulare delle Biciclette) la cui realizzazione sarebbe anche finanziata dalla legge di stabilità nazionale".

"Dopo le troppe voci che hanno definito le targhe alterne inutili, noi torniamo ad affermarne l'utilità ma anche l'indispensabile necessità di iniziative più forti e durature, per ridare a Roma l'incanto di cui è stata sinonimo nei secoli e costruire un futuro di città a misura d'uomo e di bambino”, conclude.

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