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Autobus, rimborso se in ritardo di 30 minuti. Multa fino a 200 euro per i 'furbetti'

20 febbraio 2016 | 18.15
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Fotogramma  (Immagine di repertorio)
Fotogramma (Immagine di repertorio)

Multe salate fino a 200 euro a chi viaggia su bus e metropolitane senza biglietto e rimborsi per corse saltate o ritardi. Sono queste, a quanto s'apprende, le nuove misure previste dalla bozza di decreto sui servizi pubblici urbani, uno dei provvedimenti attuativi della riforma Madia della Pubblica amministrazione e nel quale è entrata una buona parte della riforma del trasporto pubblico locale sul tavolo del ministro dell Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.

Tra le novità, previste dal testo non ancora definitivo del provvedimento, le nuove sanzioni pecuniarie per combattere il fenomeno dell'evasione nel settore. I passeggeri che viaggiano su autobus e metropolitane che viaggiano senza aver 'strisciato' il biglietto rischiano di incorrere in una multa pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e non superiore a 200 euro.

Se viaggiare senza biglietto potrà costare molto caro, una misura di tutela dei viaggiatori viene, invece, introdotta con la previsione di un rimborso per gli utenti in caso di ritardi e cancellazione di corse. Il diritto al rimborso scatterebbe dopo 30 minuti nel caso di trasporto pubblico urbano e di un'ora per corse extraurbane. Tutto questo nel caso in cui i disservizi siano determinati da cause di forza maggiore come calamità naturali, scioperi o altri eventi imprevedibili.

Associazione di trasporto pubblico locale, giusto se colpa nostra e non per traffico - "Al centro deve esserci il cliente, quindi come scelta generale è condivisibile, ma i meccanismi non devono essere eccessivamente rigidi. Sono giuste penalità quando i ritardi dipendono da nostre inefficienze, ma quando dipendono da contesti più generali non vorremmo pagare per scelte che dipendono da altri" dice all'Adnkronos Massimo Roncucci, presidente dell'Asstra, l'Associazione che riunisce le aziende di Trasporto pubblico locale. "Si tratta di vedere come viene formulata la norma - continua - Se il bus è in ritardo perché si rompe è giusto che paghiamo noi, ma se resta fermo nel caos del traffico perché la viabilità non prevede corsie preferenziali o a causa della pianificazione, è difficile addossare a noi la responsabilità".

Senza biglietto un passeggero su cinque - In media il 20% viaggia sul trasporto pubblico locale senza avere il biglietto, con un costo di circa 400 milioni di euro all'anno: una cifra che potrebbe essere invece investita nell'acquisto di 1.800 nuovi autobus. Appena il 30% delle multe elevate viene effettivamente pagato, calcola l'Associazione che riunisce le aziende di Trasporto pubblico locale (Asstra). Insomma, sette su dieci restano inevase, con conseguente danno alle casse delle amministrazioni locali.

Le città con il maggior numero di 'portoghesi' - Dai dati aggiornati al 2014 raccolti dall'Adnkronos dalle singole aziende di trasporto locale, le città metropolitane, anche se diverse per il numero dei viaggiatori e per la dimensione della rete, sono tutte alle prese con i danni, più o meno pesanti, causati dai 'portoghesi'. A Bari la percentuale di evasione tariffaria stimata è del 30-31%. A Roma tra il 18 e il 40%, a seconda delle linee, con una media del 29% di furbetti. A Milano secondo Atm, nella sola metropolitana l'evasione accertata è dello 0,9% per oltre 1,2 milioni di trasportati. A Napoli, i dati di Unico Campania diffusi da Anm, rilevano una evasione media del 16,7%, ma scorporando le cifre si scopre che i 'portoghesi' dilagano soprattutto su bus, tram e filobus, dove salgono a ben 37,03%, molti di più che in metro (10,70%) e sulle funicolari (2,49%). Anche a Reggio Calabria la percentuale è a due cifre con un tasso stimato da Atam Rc del 25%, mentre a Firenze la media di evasione stimata da Ataf è di poco inferiore al 14%. A Bologna l'evasione rilevata da Tper è pari al 7,7%, a Genova Amt misura una percentuale di portoghesi pari al 5,26%, a Venezia Avm rileva un'evasione del 4,70%. A Torino, infine, la percentuale è secondo Gtt del 4%.

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