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Count down per ExoMars, su Marte vola il know how dell'Italia

10 marzo 2016 | 17.31
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La missione ExoMars (Foto ESA)
La missione ExoMars (Foto ESA)

L'Europa approda per la prima volta su Marte con la missione ExoMars 2016, che partirà il 14 marzo prossimo dalla base di Baikonour alle 10,31 ora italiana, e verso il pianeta rosso vola anche il know how scientifico e tecnologico italiano. Molte delle avanzatissime tecnologie che approderanno sul pianeta rosso sono state infatti realizzate dalle industrie nazionali del Gruppo Finmeccanica e così, per avvicinare i cittadini a questa straordinaria missione spaziale, da oggi è stata inaugurata un'installazione in Piazza del Popolo, a Roma, da cui si potrà seguire il lancio e le fasi più salienti di questa nuova avventura nello spazio.

Realizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con Thales Alenia Space Italia, Finmeccanica e Telespazio, l'installazione, la prima mai portata in piazza sulle attività spaziali del nostro Paese, è stata inaugurata oggi dal ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, che ha tagliato il nastro con il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, l'ad del Gruppo Finmeccanica, Mauro Moretti, l'ad di Thales Alenia Space Italia, Donato Amoroso, e l'ad di Telespazio, Luigi Pasquali.

"La ricerca spaziale, la scienza 'blue sky', orientata ad andare a superare le frontiere ultime come Marte, è la base reale del progresso" ha osservato il ministro Giannini. Una visione pienamente condivisa dal numero uno di Finmeccanica. Il settore delle attività spaziali, ha detto Moretti, "è un driver per lo sviluppo e la crescita" e nelle missioni spaziali "l'industria nazionale non solo scommette ma investe perché si anticipa con questo tipo di ricerca quello che sarà la tecnologia fra 20-25 anni".

Commentando il rilievo della presenza italiana nella missione ExoMars, Giannini ha quindi sottolineato come nelle attività spaziali europee il nostro Paese abbia "riguadagnato incisivamente un ruolo di leadership nelle politiche europee dello spazio, non solo per investimenti importanti che sono stati fatti negli ultimi due anni, a partire dalla presidenza del Consiglio dell'Unione europea da parte dell'Italia". Un orgoglio condiviso dal numero uno di Finmeccanica. "Il nostro Gruppo, -ha detto Moretti- fra controllo diretto e partecipazioni, ha circa 5mila uomini che lavorano" nel settore spaziale e "in particolare le facilities che sono in Italia sono di eccellenza" basti pensare che il centro di Torino di Altec che "guiderà la missione ExoMars". Per questo, ha rilevato il presidente dell'Asi, Roberto Battiston, l'esplorazione di Marte, è una "opportunità per l'Europa e per l'Italia che ha un suo ruolo guida in ExoMars con l'industria nazionale Thales Alenia Space" e con "la preparazione della missione del 2018 in cui verrà realizzata la perforazione della superficie di Marte". L'obiettivo, ha ricordato Battiston, è alto, perchè si andrà "alla ricerca della vita su un pianeta che non mostra, attualmente, questa presenza con evidenza".

ExoMars 2016 aprirà scenari di peso nelle attività spaziali, tanto che, ha affermato Battiston senza mezzi termini, l'esplorazione di Marte sarà come una "seconda scoperta dell'America" per la storia dell'umanità. "Sarà importante chiarire -ha aggiunto il numero uno dell'Asi- i tanti misteri aperti di questo pianeta, nostro compagno geologico, visto che su Marte c'è acqua sotto diverse forme nel sottosuolo". "Non è sorprendente -ha chiarito- che non sia stata ancora trovata vita su Marte perchè le radiazioni cosmiche hanno sterilizzato tutto e noi cerchiamo tracce di carbonio". Gli occhi del nostro Paese sono puntati al lancio del 14 marzo, una data che tiene col fiato sospeso l'intera comunità spaziale europea. La missione ExoMars "è per l'Esa una pietra miliare dell'esplorazione spaziale perchè è la prima volta che l'Europa dimostra di poter atterrare su un altro pianeta" ha evidenziato la responsabile del dipartimento Electrical Engineering dell'Agenzia Spaziale Europea, Carla Signorini. La missione, ha messo a fuoco Signorini, è "una missione Esa ma realizzata in cooperazione con l'agenzia spaziale russa Roscosmos e -ha aggiunto- questa cooperazione dimostra come lo spazio sia un campo neutro". La cooperazione, ha quindi chiarito la rappresentante dell'Agenzia Spaziale Europea, "è indispensabile in missioni spaziali come questa dove c'è un'esigenza fortissima di lavoro comune per supportare nuove tecnologie".

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