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Design: Texere, finestra irripetibile per investire in Asia

12 aprile 2016 | 14.47
LETTURA: 5 minuti

Andrea Bonardi, fondatore de Texere Advisors
Andrea Bonardi, fondatore de Texere Advisors

Per il design si apre una finestra irripetibile per investire in Asia. Fino all'inizio del nuovo anno. Partendo da Giappone e Corea, i paesi che negli anni si sono dimostrati più stabili, mentre l'Indonesia si è mostrata un fuoco di paglia. E questo, in particolare, per le aziende che hanno un giro d'affari di almeno 50 milioni di euro. Ne è convinto Andrea Bonardi di Texere Advisors, che da Singapore opera in tutto il mercato asiatico supportando le aziende italiane a entrare e fare business in quei mercati. "In Asia - spiega all'Adnkronos - il design è il settore con maggiori possibilità di crescita, mentre la moda è arrivata a maturazione e riesce a penetrare un mercato emergente solo se ha davvero qualcosa di molto interessante da dire, altrimenti è difficile che possa avere successo".

"Il dilemma per i marchi - fa presente - è capire se entrare direttamente adesso, considerato che oggi i mall sono più flessibili nella negoziazione, vista la crisi, o aspettare che ritorni il sole, ma anche una situazione di retail meno favorevole all'ingresso di un nuovo marchio". Il suggerimento è "entrare subito direttamente: chi se lo può permettere dovrebbe farlo. L'Asia, per un marchio che sia sopra i 50-60 milioni, è una necessità strategica. Hong Kong e Singapore sicuramente lo sono. E allora perché non farlo adesso che c'è una finestra di opportunità, se uno ha cash da investire?" domanda Bonardi.

Invece, per marchi sotto i 50-60 milioni di euro di ricavi, che non siano in una posizione finanziaria solida, il suggerimento è "assolutamente di non entrare" nel mercato asiatico perché si tratta di mercato estremamente competitivo e demanding dal punto di vista degli investimenti. "L'azienda deve avere delle persone che siano in grado di gestire una situazione complessa. Non è uno scherzo. Starei attento a non fare il passo più lungo della gamba". Tuttavia questo "è davvero il momento e penso che durerà fino all'inizio del prossimo anno (visto che le Borse stanno riprendendo), quando riprenderanno i consumi di lusso. Quelle asiatiche sono economie molto dinamiche". Però, è bene sottolinearlo, "l'azienda deve essere estremamente preparata per entrare in Asia. In particolare nel customer services. Oggi si deve essere in grado di parlare a ciascun cliente singolarmente".

Tra i clienti che Texere supporta, uno dei nomi top del design italiano, Moroso "su tutta l'Asia tranne la Cina continentale. Con loro stiamo facendo un bellissimo lavoro di ristrutturazione del mercato, non solo dal punto di vista commerciale ma di supporto ai dealer della regione. Quindi, abbiamo introdotto nel pacchetto che Moroso offre ai suoi dealer tutta una serie di attività come la formazione continua l'assistenza agli eventi di marketing, il supporto per la stampa e la creazione da parte nostra di eventi". "Per loro in un anno e mezzo - sottolinea - abbiamo raddoppiato i fatturato". A breve aprirà in Giappone un ufficio di rappresentanza per poter seguire il business in maniera qualitativamente diversa.

Altra realtà del design di cui Texere si occupa è Potocco (in tutta l'Asia compresa l'India), per la quale "stiamo mettendo in piedi medesima strategia che abbiamo messo in piedi per Moroso. Al Salone del Mobile di Milano dovremmo concludere tre accordi di distribuzione esclusiva, uno su Pechino, uno su Singapore e uno sull'India". Moroso e Potocco seguono una distribuzione nel canale arredamento che spesso non è nei mall dove si trovano i marchi del lusso. "Il miglior risultato che abbiamo ottenuto per Moroso in Asia è stata l'apertura di un monomarca a Seoul, un bellissimo showroom, palazzina a tre piani, vicina a Hermes" racconta Bonardi.

Altra realtà curata da Texere, Frette, "in tutto il Sud Est Asiatico, Cina e Giappone. Per Frette stiamo studiando l'apertura di negozi monomarca". Inoltre, anticipa, "incontreremo un gruppo molto forte cinese nel settore del bedding". E ancora, per Fabiana Filippi Texere si occupa dello sviluppo retail su Hong Kong e Singapore.

"I mall sono alla ricerca spasmodica di nuovi marchi per cambiare il tenant mix che al momento è composto soltanto di Prada Gucci e Vuitton. Ma il consumatore nel frattempo è cambiato e Fabiana Filippi, ad esempio, ben si presta a essere uno dei nuovi marchi che i mall cercano".

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