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Sì al decreto banche, rimborsi fino all'80% con redditi sotto i 35 mila euro

29 aprile 2016 | 21.46
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Matteo Renzi (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Matteo Renzi (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Via libera del Cdm alle norme bancarie, dai meccanismi per il rimborso degli obbligazionisti subordinati delle 4 banche salvate a novembre alla riduzione dei tempi per il recupero dei crediti da parte degli istituti.

"Abbiamo salvato i correntisti", ha sottolineato il premier Matteo Renzi commentando il dl salva-banche dello scorso autunno. E sulle norme approvate oggi per gli indennizzi a chi ha visto azzerare i propri risparmi ribatte: "Non c'è un centesimo speso dai cittadini" per questo intervento, "non c'è un truffato e nessuno che possa dire che non ci sia stata attenzione da parte del governo. Noi siamo dalla parte dei truffati". Un decreto che risolve "in via definitiva" un problema, aggiunge.

Sulle modalità dei ristori - ha spiegato Renzi - "abbiamo stabilito che ha diritto a un rimborso forfettario automatico fino all'80% dell'investimento in obbligazioni subordinate l'investitore che abbia un reddito lordo al di sotto dei 35mila euro, oppure un patrimonio immobiliare inferiore ai 100mila euro, anche se ha il reddito superiore ai 35mila euro".

I rimborsi inoltre riguardano solo chi ha comprato le obbligazioni 'incriminate' entro il 12 giugno del 2014, ovvero facendo riferimento alla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della direttiva sul meccanismo unico di risoluzione della crisi. Sulla base di questo criterio, ha proseguito il premier, "su 10mila investitori restano fuori solo 158 persone che hanno comprato le obbligazioni sul mercato secondario online. Questi avranno la possibilità di ricorrere all'arbitrato".

Ad avere diritto ai rimborsi automatici, ha poi spiegato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sarà "un po' più della metà" dei circa 10mila obbligazionisti coinvolti dai 4 default, invitando però alla prudenza perché dipende "dalle soglie di reddito e ricchezza". "Sono stime che devono essere verificate, dipendono dalle soglie, stiamo facendo dei conteggi".

Sul fronte risorse, visto l'allargamento della platea dei beneficiari, Padoan ha spiegato che "l'ammontare dipende dall'effettiva implementazione non solo di chi chiede il rimborso automatico ma dagli esiti dei processi arbitrali", assicurando che "le risorse per coprire i rimborsi automatici e gli arbitrati non saranno razionate". "Questo problema non si porrà, ci saranno soldi per tutti quelli che hanno diritto. Sono soldi che provengono dal sistema bancario, che finanzia tutto questo", ha sottolineato.

Via libera del governo anche alle norme per accelerare il recupero dei crediti delle banche verso le imprese. "Si passa da 6-8 anni a 6-8 mesi", ha detto Renzi. Istituito il pegno non possessorio: "Il pegno mobiliare non possessorio riguarda non solo l'immobile, il capannoncino, ma anche le scorte". "Cerchiamo di smuovere l'economia", ha commentato il premier.

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