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Arriva ZanzaMapp, l'app anti-zanzare: ecco come funziona

06 maggio 2016 | 14.56
LETTURA: 5 minuti

(Foto Università La Sapienza)
(Foto Università La Sapienza)

Torna la primavera e torna l’allarme zanzare, quest’anno reso ancora più acceso dal virus Zika che ricorda quanto serio e tangibile sia il rischio di trasmissione di malattie pericolose per l’uomo, in particolare da parte di Aedes albopictus, la famigerata zanzara tigre. Così, per segnalare e mappare le aree più infestate dalle zanzare arriva 'ZanzaMapp', un'app ideata dal ricercatore della Sapienza Cesare Bianchi che si basa sulle competenze complementari del laboratorio Social Dynamics del dipartimento di Fisica e del gruppo di Medical Entomology del dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza per la parte scientifica, e della start-up GH s.r.l. per la parte informatica e di geolocalizzazione.

"Dopo l’allerta lanciata a marzo dal direttore del Dipartimento Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Zsuzsanna Jakab, è oggi ancora più importante creare uno strumento di facile usabilità che permetta di tenere sotto controllo la situazione e coordinare gli sforzi nella lotta alle zanzare" sottolinea La Sapienza. 'ZanzaMapp' è una app multipiattaforma Android, iOS, Windows Phone (ma anche normale browser su computer, tramite il sito http://web.zanzamapp.it) che consente di raccogliere le segnalazioni degli utenti, da incrociare poi con i dati 'tradizionalmente' rilevati dagli studiosi del settore grazie a trappole entomologiche.

La rete di rilevazione, spiega l'Ateneo romano, "potrà anche essere arricchita con i dati in possesso degli enti territoriali che decidano di contribuire, per i quali ancora non esiste di fatto una banca dati condivisa né un coordinamento nazionale in materia". 'ZanzaMapp' potrà così associare alle rilevazioni entomologiche il dato sulla percezione del fastidio determinato dalle zanzare, mettendo a disposizione in tempo reale una heatmap delle zone più infestate, che possa rappresentare uno strumento utile a ciascuno di noi, ma anche per l’ottimizzazione degli interventi di controllo delle densità di zanzare da parte delle amministrazioni.

Tra le finalità del progetto un ruolo chiave è proprio quello di coinvolgere i cittadini nel monitoraggio attivo, realizzando la cosiddetta 'citizen science'. L'App consente infatti a tutti di fare segnalazioni e di approfondire facilmente gli aspetti scientifici relativi al problema zanzare; i più volenterosi poi potranno aderire ad un monitoraggio attivo, collocando piccole trappole di facile uso, costruite secondo criteri scientificamente validi, e di rilevare i dati raccolti attraverso l'applicazione. "Amministrazioni ed enti locali potranno consultarsi con esperti e richiedere l'attivazione di alert via mail, nel caso in cui le segnalazioni nella loro zona superino la soglia di attenzione" rimarca La Sapienza.

A spiegare i rischi reali per la salute dell’uomo, sono Alessandra della Torre, parassitologa coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della Sapienza e da sempre in prima linea sullo studio di zanzare vettrici di malaria e di altre patologie, e Beniamino Caputo, suo principale collaboratore nell’ambito di ricerche su Aedes albopictus. "I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e da ultimo lo Zika, possono essere importati in Italia nel sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche" spiegano.

"Se i soggetti colpiti -spiegano ancora i ricercatori- sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio, prima fra tutte la Zanzara Tigre, possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni possono essere a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura: che il rischio di trasmissione di questi virus in Europa sia concreto da anni è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia".

L’interfaccia di 'ZanzaMapp' a disposizione degli utenti è facile e intuitiva, e consente di segnalare facilmente il numero di zanzare rilevate, il punto geografico della rilevazione, l'orario della rilevazione ed eventualmente di inviare una fotografia per l’identificazione certa della specie. "I dati raccolti sono pubblici e possono essere scaricati (debitamente anonimizzati) da chi ne fa richiesta in vari formati aperti così da poter essere utilizzati da tutti i pubblici di riferimento - spiega Cesare Bianchi, ricercatore e co-fondatore della startup universitaria GH srl- sia a scopo di monitoraggio e coordinazione delle azioni di disinfestazione sia a scopo di analisi a fini entomologici e non solo".

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