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Alimenti: Clai, italiani disposti a spendere di più per carne italiana 100%

11 maggio 2016 | 17.12
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Gli italiani sono attenti a quello che mangiano e in particolare ad acquistare carni e salumi 100% made in Italy. Ad analizzare le abitudini degli italiani a tavola è Clai, cooperativa agricola imolese con 54 anni di storia e 220 milioni di euro di fatturato, all’avanguardia in Italia nella produzione di salami con carni italiane al 100%, attraverso uno studio condotta da Euromedia Research.

In base a questa indagine risulta che il 65,3% degli intervistati ha dichiarato di acquistare esclusivamente carne al 100% italiana. Inoltre, pur di avere la certezza dell’origine completamente italiana delle carni, il 39,7% degli intervistati è disposto a spendere fino al 5% in più, mentre il 31,4% si dichiara disposto a spendere dal 5% al 20% in più.

Gli italiani sono molto attenti al momento dell’acquisto di carni e salumi, l’82% degli intervistati ha dichiarato di controllare l’etichetta o richiedere al banco informazioni specifiche circa l’origine dell’animale, l’allevamento e la macellazione. In particolare i più attenti a queste verifiche sono gli uomini adulti over 40 (86,4%) e gli abitanti del centro–Italia (88,6%). Dalla ricerca emerge inoltre che in Italia si mangia salame, in media, una o due volte la settimana (il 35,8% degli intervistati) principalmente come aperitivo e antipasto (32%) oppure come secondo piatto (28,6%), abitudine diffusa soprattutto nel centro Italia e tra le fasce d’età più giovani.

Il dettaglio che accomuna la scelta dei consumatori è la bontà del salame, il 57,7% dichiara di scegliere il salame perché è buono e perché ha un gusto unico (18,3%). Anche per l’acquisto del salame gli italiani guardano l’etichetta e l’89,5% delle persone intervistate ritiene molto importante che il salame acquistato sia prodotto con carni italiane al 100%.Un mercato, quello dei salumi, che anche nel 2015 ha conosciuto un incremento a due cifre per le esportazioni. Secondo Assica – Associazione Industriali delle Carni e dei salumi aderente a Confindustria – di cui fa parte anche Clai, nel corso del 2015 l’export italiano ha raggiunto quota 165.250 tonnellate (+10%) per un fatturato di 1,352 miliardi di euro (+7,1%). I salami, rappresentano il 18% dell’export dei salumi e il 20% per ciò che concerne il valore (mln) attestandosi come secondo salume produttore di valore (dietro i prosciutti crudi che rappresentano più di metà del mercato). Un trend positivo che per i salami si traduce in una produzione di 28.170 ton (+10,3%) per circa 264 milioni di euro (+3,9%). Si registrano dati molto buoni soprattutto con riferimento alle quantità, in particolare gli scambi con la UE28 ammontano a +10,5% in quantità e +2,9% in valore.

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