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Da taglio tasse a pensioni e pmi, le misure del Governo in cantiere

22 maggio 2016 | 14.33
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Da taglio tasse a pensioni e pmi, le misure del Governo in cantiere

Riduzioni fiscali, pacchetto famiglia, flessibilità pensioni, misure per le Pmi. Sono alcuni dei fronti in cui è impegnato il governo da qui all'autunno con la stesura della Legge di Stabilità che va approvata dalle Camere entro dicembre.

Finanza per la crescita 2.0, il provvedimento per canalizzare il risparmio privato nelle piccole e medie imprese arriverà tra fine maggio e i primi di giugno. Gli altri saranno inseriti nella Legge di Bilancio, insieme a spending review e a riordino della giungla delle agevolazioni-detrazioni fiscali, tra gli altri.

Sul fronte fiscale, tra le misure in cantiere il taglio dell'IRPEF al ceto medio da finanziare con un nuovo round della voluntary disclosure atteso per luglio. Peccato che sia un'entrata una tantum, quindi non strutturale, che dovrebbe portare nelle casse dell'Erario 1-2 mld di euro. Un po' pochi sia che si voglia procedere ad una riduzione delle aliquote del 27% (15mila-28mila euro) e del 38% (28mila-55mila euro), costo: 4-5 mld, sia che si vogliano ridurre gli scaglioni portandoli da 5 a 4, costo: 9 mld. Tra le ipotesi per le coperture al taglio Irpef anche quella di fare slittare al 2018 la riduzione dell'IRES alle imprese dal 27,5% al 24% già contabilizzata per il 2017 con l'ultima legge di stabilità per 3,3 mld.

Le aziende potrebbero quindi vedere sfumare il taglio dell'Ires per quest'anno ma potrebbero beneficiare di un taglio strutturale del costo del lavoro. Il governo starebbe infatti studiando l'ipotesi di anticipare dal 2018 al 2017 l'intervento sul CUNEO FISCALE per rendere più vantaggioso il lavoro stabile e non azzerare i benefici delle decontribuzioni destinati ad esaurirsi a fine 2017. L'ipotesi sarebbe di un taglio fino a 7 punti della quota contributiva del cuneo e destinare questo risparmio ad incentivi per la previdenza integrativa per evitare ricadute sulla pensione. Costo dell'operazione: 5-7 mld. Sul tavolo resterebbe però anche l’ipotesi di prorogare di un altro anno le decontribuzioni ma riducendoli ulteriormente.

Con la prossima legge di Stabilità dovrebbe scattare anche un pacchetto di interventi per le FAMIGLIE, finalizzato non tanto ad incentivare la natalità ma a sostenere i nuclei più povere, specie se numerosi. Una parte degli interventi in questo senso sono contenuti nel nuovo testo unico all’esame del Parlamento, il resto arriverebbe con la manovra. Per il contrasto alla POVERTA' la nuova Finanziaria stanzierà inoltre 1 mld di euro, in linea con la delega presentata quest'anno.

Nella legge di Bilancio ci saranno anche le nuove disposizione per l'Ape, lo schema strutturale per la flessibilità delle pensioni con penalizzazioni. Allo studio l'ipotesi di un taglio tra l’1 e il 3% per ogni anno di anticipo dall'uscita dal lavoro rispetto alla legge Fornero per gli over 63. Per gli assegni più elevati la penalizzazioni potrebbe essere anche più alta. L'assegno si configurerebbe come un prestito bancario o assicurativo con garanzia dello Stato, che sarà poi restituito a rate dal pensionato.

Molta la carne al fuoco, a cui bisogna aggiungere anche la neutralizzazione di 15 mld di clausole di salvaguardia. Il governo conta sui 12 mld di flessibilità chiesti all'Ue, alzando l'asticella del rapporto deficit-pil all'1,8% invece dell'1,1%. Altre risorse arriverebbero dal riordino delle tax expenditures e dalla revisione dalle spesa.

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