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Saldi: è conto alla rovescia ma per negozianti non saranno grandi affari/Adnkronos

21 giugno 2016 | 18.25
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Saldi: è conto alla rovescia ma per negozianti non saranno grandi affari/Adnkronos

Mancano pochi giorni alla partenza dei saldi estivi, fissata il 2 luglio in tutta Italia e le attese di fare buoni affari sembrano riguardare soprattutto i consumatori, minori aspettative invece, vengono riposte dai negozianti. "La stagione ed i consumi vanno a rilento anche a causa del clima e i saldi saranno particolarmente vantaggiosi per i consumatori che potranno acquistare una gran varietà di abiti, scarpe, costumi da bagno, a prezzi bassi", spiega all'Adnkronos il presidente di Federmoda-Confcommercio Renato Borghi sottolineando come il maltempo, da un mese a questa parte, non abbia favorito le vendite dei capi leggeri, di scarpe e costumi da bagno, nonostante oggi, da calendario sia il Solstizio d'estate che segna l'inizio della stagione calda.

Su posizioni simili anche il rappresentante di un'altra grande associazione, la Fismo-Confesercenti. "I saldi arrivano ogni anno troppo presto, dovrebbero essere spostati alla fine della stagione estiva, come anche di quella invernale" sostiene il presidente Roberto Manzoni secondo il quale tuttavia "la data unica in tutta Italia è una buona idea perché il piccolo imprenditore non ha la forza di creare un evento come quello dei saldi, di creare un'aspettativa o di farsi pubblicità. Inoltre, - aggiunge - se liberalizziamo i saldi, come qualcuno vorrebbe, andrebbe a vantaggio solo dei furbi e della Gdo".

A fare da controcanto ai commercianti però è il Codacons. "Sono sempre più numerosi i negozi che anticipano l’avvio degli sconti di fine stagione, - denuncia l'associazione - proponendo, prima della partenza ufficiale dei saldi, ribassi sul prezzo direttamente ai consumatori in fase di acquisto, o accettando le richieste di sconti dei cittadini, oppure inviando mail e sms ai clienti fidati" spiega il presidente Marco Maria Donzelli. "Fenomeno questo -aggiunge- che si è intensificato nel corso degli anni a causa delle crisi economica e del commercio, al punto che in media 1 negozio su 3 applica i saldi in anticipo" e propone addirittura l'abolizione definitiva dei saldi stagionali, lasciando ai commercianti la libertà di scegliere quando e come scontare la propria merce.

Ma al pieno rispetto delle regole rispondono i rappresentanti di categoria. "Ci vuole il rispetto della normativa, le vendite promozionali non vanno fatte nei 30 giorni prima dei saldi perché sarebbe concorrenza sleale. Ma chi controlla ?" sostiene il presidente di Federmoda Renato Borghi. Comunque, per acquistare bene durante i saldi, raccomanda Fismo "bisogna andare da un negoziante che si conosce perché ci sono troppi furbetti in giro e pochi controlli".

Al di là dei saldi i commercianti auspicano che "la ripresa dei consumi tanto annunciata possa arrivare" perché stanno cambiando anche le abitudini e gli stili di vita degli italiani che sempre più spesso "preferiscono risparmiare sui vestiti piuttosto che rinunciare allo smartphone".

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