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Banche, Padoan: "Agiremo all'interno delle regole e proteggeremo i risparmiatori"

12 luglio 2016 | 15.12
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Sappiamo tutti che c'è il bail in, il burden sharing, gli aiuti di Stato. Tutto ciò è regolato da norme che peraltro prevedono situazioni eccezionali. Posso solo dire che qualunque eventuale intervento o azione da parte dello Stato" per sostenere alcune banche "sarà completamente all'interno delle regole". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in conferenza stampa a Bruxelles al termine dell'Ecofin.

"Il governo - ha spiegato Padoan - è ora impegnato nel trovare soluzioni precauzionali per sostenere qualsiasi eventuale caso in cui ci sia bisogno di intervento" per sostenere una banca che si trovi in una situazione di difficoltà. "Abbiamo già introdotto strumenti precauzionali volti a fornire liquidità. Ciò verrà fatto - ha rimarcato - nella piena protezione delle famiglie e dei risparmiatori".

"Ci sono varie ipotesi allo studio - ha continuato Padoan - il governo ha intenzione di mettere in campo strumenti di natura precauzionale e già lo ha fatto con lo strumento relativo alla liquidità. Uno strumento precauzionale vuol dire che si usa solo se serve. Il tutto con l'obiettivo di sostenere, se necessario ma io penso di no, operazioni di mercato che stanno avendo il loro corso e comunque nel totale senso di protezione dei risparmiatori".

"In ogni caso - ha aggiunto - per la natura precauzionale dell'azione di governo si stanno prendendo misure per tenere conto di eventuali situazioni in cui le misure servano a rinforzare comportamenti di mercato. Poi c'è un sequencing, in ogni caso, in cui le regole in generale prevedono che, se gli stress test di una qualunque banca individuano la necessità di un intervento, dopo quello stress test c'è il lancio di una operazione di ricapitalizzazione. Questo è previsto dal meccanismo di sorveglianza della Bce".

Per quanto riguarda nello specifico le obbligazioni subordinate (obbligazioni il cui rimborso, in caso di problemi finanziari dell'emittente, avviene subordinatamente a quello dei creditori ordinari, ndr), Padoan ha ribadito che "l'azione eventuale del governo sarà improntata alla massima protezione dei risparmiatori". Alla richiesta di specificare meglio che cosa si intenda con il termine 'risparmiatore', il ministro ha tagliato corto: "Intendo quello che ho detto. I risparmiatori sono i risparmiatori".

"Il sistema bancario italiano rimane solido - ha detto ancora il ministro - Certo, ha passato tre anni di recessione profonda, da cui sta uscendo anche grazie a misure varate dal governo, ed è un sistema nel quale ci sono alcune, molto poche, specifiche criticità. Anche in altri sistemi bancari percepiti come più solidi, forse erroneamente così, ci sono elementi di criticità".

Quanto ai rapporti del governo italiano con i servizi della Commissione, "sono molto buoni e molto costruttivi - ha affermato Padoan - C'è un sistema di regole che è il vincolo di tutti e si tratta di trovare la soluzione all'interno di questo sistema di regole. Da questo punto di vista, stiamo andando avanti".

L'argomento delle banche italiane, ha poi spiegato, non è stato toccato nella riunione di oggi: "Nel discutere la Brexit, siamo stati tutti concordi sul fatto che la Brexit ha fatto emergere instabilità in tutto il settore bancario europeo, e non solo. Non c'è una identificazione particolare del sistema bancario italiano. E non abbiamo parlato di banche italiane".

Nel corso dell'Ecofin di oggi, "abbiamo parlato del tema investimenti, che resta uno degli aspetti cruciali della strategia per la crescita in Europa. Non abbiamo fatto un focus su situazioni specifiche, ma un approfondimento che continuerà nell'Ecofin informale in Slovacchia". I ministri delle Finanze dell'Ue hanno parlato anche "degli impatti della Brexit. Non ci sono ancora nuovi numeri: c'è un generale orientamento che ci sarà un effetto negativo sulla crescita del Regno Unito e in parte sul resto del mondo e sul resto d'Europa. Abbiamo poi parlato della decisione relativa all'azione non effettiva da parte di Spagna e Portogallo, che hanno spiegato cosa succede nei loro Paesi".

"Ultimo punto - ha concluso Padoan - si è parlato del programma della presidenza slovacca del Consiglio Ue. E non abbiamo parlato di banche italiane".

Poi, a margine, ha aggiunto: "Stiamo lavorando molto duramente con la Commissione e sono fiducioso che raggiungeremo molto presto un accordo che sarà nell'interesse dell'Italia, dell'Ue e all'interno delle regole".

MERKEL - "Sono in corso intense consultazioni tra il governo italiano e la Commissione europea e sono del tutto convinta che la questione verrà ben regolata". Ne è convinta la cancelliera tedesca Angela Merkel che, parlando a Berlino, ha detto: "Non vedo svilupparsi una crisi" a causa delle banche italiane.

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